LAVORI FATTI A MANO

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granadiriso (chiocciola) yahoo.it




30/10/09

29/10/09

Filastrocca

Filastrocca della lana
Filastocca della lana
salta e gracida la rana
vola e trilla l'uccelino
corre e abbaia il cagnolino
va sul fiore la farfalla
l'anatroccolo sta a galla.

Filastrocca canta canta
la mia lana è ancora tanta
voglio fare una vestina
alla bella mia bambina
due scarpette e due guantini
per le mani ed i piedini.

Fila fila filastrocca
fila fila della rocca
filastocca della lana
la matassa si dipana
il gomitolo si fa
guai se il gatto lo vedrà.

Fillastrocca lenta lenta
la piccina si addormenta
piano piano, piano piano,
con il filo stretto in mano.
(mamma Serena)

Per chi se ne fosse dimenticato.....

24/10/09

Va così....

che quando repari la busta gialla perchè Passione Maglia ha vinto il blog candy  ti emozioni  a vederla sul letto.


Lo fai con un ritardo assurdo perchè tutto è in ritardo in questo periodo.
e le cose si accumulano, si rimandano e non bastano biglietti di scuse e capi cosparsi di cenere.... ci ho messo un mese per spedirla.
(però è già arrivata!)








Poi ti metti in testa un maglione e scopri che il tuo tempo è solo dalle 5 alle 7 allora ti svegli con i camion della coop che scaricano e invece di far finta di niente ti alzi.
fatto come quello che hai visto in giro, un po' di bolle, bello lungo, le maniche a 3/4.

Ci sono impazzita con la rifinitura delle maniche cucite a punto maglia sul tubolare che comunque poi slabbrava lo stesso ed allora ci ho passato un filo a tirare


ed ecco il punto bolle o palle o come si può chiamare



non è di questo colore mattone è bordò

ed ecco il particolare dello scollo

Sciallato ma non esagerato.

E visto che ero a fare le foto ecco due regali che mi hanno fatto...

La lana di Anneli e il sapone di lorelostintheusa  assieme c'erano anche dei marcapunti fatti da lei ma  adesso sono in opera su una maglia, visto che li ho fografati solo con 3 mei di ritardo!



particolare della sfumatura del clore sono tutti toni del viola i miei preferiti!


CAPITA
che vai al mercato e compri una cintura di plastica nera, perchè non si può vivere senza, e poi tenti di metterla, inutilmente, un po' con tutto ma non sta bene con nulla!
Allora la metti li nel sacco delle cose da buttare, perchè è proprio brutta, che si riempie quando facciamo il cambio di stagione.
La butti. In fondo al sacco. Poi la tiri un po' su e ci pensi.... poi ci pensi un'attimo e la metti in alto... poi ti ricordi che Silvana di questi anellini di plastica ne sta usando un sacco e cos' ieri sera, in quella serata isterica, ti prendi un attimo della tua vita e vai a giocare sul lettone sola, con la tua lana, la tua fantasia.... e una cintura di plastica nera.

e ti fai due braccialetti che sono nati così, con slancio  e con amore ... chi la cantava ma Lui e a voi la dedico


23/10/09

Aspettative e delusioni


E' un periodo. Lo so. E i periodi passano, finiscono quando ci si mette un punto. Ed io vorrei metterne uno bello grosso. Un punto punto, non un punto esclamativo che ci mette ironia o un punto di domanda che continui a chiederti mille volte perchè. Vorrei mettere un punto e dire ok, avevo delle aspettative, sono state deluse, ma non per questo ci si deve fermare a piangerci addosso. No! si continua. Fino ad oggi. Oggi no!, sarà la pioggia, sarà che mi fa male la schiena ed ho tanti dolori addosso che mi sento l'influenza alitarmi sul collo, appollaita sul letto come un avvoltoio. Sarà che oggi è più nera del solito. E' nera cupa. E' nera vera. E non ci posso fare niente. Sarà che ci ho messo una settimana a fare il cambio di stagione e sono ancora qui. A girare fra sacchetti e sacchettini, sarà che se non la smettono di urlare inizio ad urlare io. Sarà che io quel figlio lì, il grande, ora proprio non lo capisco, non lo riconosco, non so chi è. C'è un perfetto sconosciuto che gira per casa e sta disteso per ore per terra o sul divano, passa pomeriggi interi a srotolare scotch, sarà che continua a rivolgersi a me chiamandomi "madre" sarà che si dico no, c'è sempre qualcun altro che dice si.
Sarà....
Che ti aspetti una parola di ringraziamento, nulla.
Sarà....
Che....
Sarà....
Che se guardo ci sono un sacco di cose belle. E sono qui a portata di mano. Aspetto che arrivi il sole sarà tutto diverso.
E poi ci sono di nuovo i pocket coffee.
Le buone notizie. Le cose da fare. Ho un maglione da finire, mi imanca proprio poco giusto da fermare i fili e chiudere il collo, si può finire stasera.
E domani porto Lele in piscina .
E poi passerà. Qualsiasi cosa sia. Che se ha un nome non lo voglio sapere. Se è influenza grugnirò un pochino, farò il brodino di pollo che guarisce tutto.
E per tirami un po' su la stracciatella che è l'apoteosi del brodino.
ma stasera no, è una serata no.
 Cucino il Riso triste.


19/10/09

Gli amici

Come si scelgono gli amici? Come si viene scelti dagli amici. Cos'e e come nasce quel legame così particolare che è l'amicizia? Io vado d'istinto. Una persona mi piace " a naso" "a pelo" " a sensazione"  è una sensazione che all'inizio non è pensata ma vissuta. L'amico è una persona con la quale ci stai bene. Punto. Ci stai bene quando hai le tue cose e sei nervosa. Ci stai bene quando devi festeggiare. L'amico è una persona che corre con te, proprio accanto, che quando ti fermi a tirare il fiato si piega con te  e poi ti guarda e poi o si riparte, o ci si ferma o ci si mette a ridere. Perchè mica si sta tanto dietro alle formalità. Non c'è  il dovere dovuto con gli amici, ma il piacere. L'amica ti rimette in mano i ferri da calza che sono una buona terapia, ma ti offre un caffè anche se sei nervosa. Critica le tue sigarette, ma poi tira fuori l'accendino. All'amica gli dici ora riattacco e giù il telefono. Poi la richiami dopo due minuti . Dovevi levare un laniccio con l'aspirapolvere. L'amica conosce i vestiti nel tuo armadio, ti tiene i figli quando non ne puoi più (o ne hai bisogno). L'amico è quello per il quale quando sei lì, a più di 100 km da casa fai una deviazione solo per vederlo. Con gli amici ci vai a fare la spesa, e guai a criticare se nel carrello ci finisce  la nutella. Gli amici sono parte del mio cuore e io sono nel loro.
ma gli amici non si conoscono mica tutti. Ci sono le amiche del blog che non sai se sono bionde o more ma però conosci i compleanni di figli e mariti. Delle amiche del blog non conosci la voce ma senti le loro lacrime che scorrono quando ci sono i giorni tristi  e quelli ancora più tristi. Delle amiche dei blog conosci vizi e capricci; ma conosci anche dolori e preoccupazioni perchè se un giorno raccontiamo una cosa e poi un'altra, e poi un'altra alla fine raccontiamo una vita. Le amiche del blog sono lontane. Ma se la lontananza è solo una condizione mentale  allora le amiche del blog sono vicine, qui con me stasera, e ne sento già qualcuna che tira su col naso e prepara  il fazzoletto. Ce nè una che rimette a posto la cucina, un'altra è  in pigiama dall'ora del tè. C'è chi è solo e fa la calza davanti alla televisione, c'è chi vorrebbe fare da sola la calza davanti alla televisione. C'è chi ha appena finito di lavorare e chi ancora sta lì al computer a fare calcoli, conti, traduzioni. C'è chi fa i conti sul serio. Chi spera nel domani. Chi prepara la borsa per andare. Chi rimboca coperte. C'è chi si sta preparando per andare al lavoro e chi si è alzato da poco. C'è chi sta dall'altra parte e  io non ho ancora capito che ore sono lì da voi. C'è un sacco di gente a giro per i blog stanotte. Tutti raccontano storie. Io racconto la mia. Buona notte. Baci a tutti.

18/10/09

Profumo



Nell'aria di questa mattina fredda. Di questo inverno che ti fa portare i panni in casa la sera che non sono ancora asciutti. Dell'ammorbidente. Del sapone. Un aria che sa di pulito ma non di sole. Profumo. Due gocce di Flora che proprio malaccio non è. Mi regalano profumi che non mi appartengono. Io uso da anni (forse secoli) un solo profumo che ormai non esiste più ed è l'unico profumo che sento mio. Ormai riesco solo a trovarlo nelle rimanenze di qualche  magazzino.  La nuova versione non mi piace.  Zen è un profumo anni '80, ed io sono una ragazza anni '80, è un profumo intimo ed io lo sono. E' il mio profumo e non lo trovo più da nessuna parte!!!

16/10/09

AIUTATE (ME)





Aiuto ho una disgrazia in casa: No, niente di terribile solo che il piccolino è  Juventino e così devo sempre far da paciere in questa lotta tra viola e bianco/neri. tanto si sa Firenze è abituata a queste lotte intestine  di Guelfi e Ghibellini e così l'ultima battaglia ha lasciato sulla terra un ferito, molto ferito, direi quasi un moribondo giàcchè bello e ito. Il braccialetto della Juventus di Gabriele.
Eccccchèè sarà mai direte voi.
Provateci ad entrare in un qualsiasi posto di Firenze e chiedere avete qualcosa della Juventus, se ti  va bene ti danno una bella pedata nel .... e fuori di qui!
Io continuo ancora a cercare in tutti i bar fiorentini ma nel frattempo metto un

DISPERATO APPELLO

a voi donne Piemontesi
a voi tifose Juventine
a voi che mi siete vicine nella disgrazia

che ci fosse mai, tra voi, qualcuna che ha la possibilità di mandarmi anche di seconda mano, e non si richiede l'originale, un braccialettino della Juventus di quelli di acciaio (o come si trova va bene)
E' vero che potrei anche ricorrere a e-bay
E' vero che potrei bastonarlo fino a che non diventa Viola
E' vero che potrei fare finta di nulla

E' vera però una cosa sola che ,mentre piangeva perchè il fratello gli aveva rotto il suo bracciale, mi ha detto: mamma perchè non lo scrivi sul tuo blog che Matteo è cattivo (e casomai ci fosse una tua amica che ne ha uno di quando il suo bambino era piccolo) che mi ha rotto il bracciale Kissà???   (mi sa che si ricorda bene di una in particolare)

Ecco tesoro il post è scritto.
Ho lanciato il sasso vediamo quanti giri fa

14/10/09

Bangles (Bracciali)



Ok, sono in ritardo, ma IO sono in ritardo su tutto, pur arrivando sempre puantuale a tutti gli appuntamenti... (o capitemi questa!)
Un anno fa (ma davvero è già passato un anno? e se è così vuol dire che fra un poco il mio blog compie 2 anni caspiterina!) mi ero persa nell'idea di usare questi perchè Annejeanne mi aveva parlato dei Bangles e la tentazione di farli è stata forte.
Ma si sa: le buone idee partono presto al mattino e o ti svegli con loro o se ne vanno per la  loro strada fino a che non le ritrovi, ferme, impolverate ad aspettarti.
Ho trovato il materiale, ho trovato il pattern mi mancava solo il tempo e la lana giusta


 



e il flacone dell'Ajax che mi facesse da modello.
50 maglie 17 giri rammagliare alla fine
in fondo è più facile di quanto uno non si immagini.
Ah i bracciali li ho comprati nel negozietto a 99 cent fornitore ufficiale delle bischerate!
Si ma ora chi mi ferma più?

12/10/09

Auguri

12 anni fa era domenica
oggi è lunedì
ma sarà sempre il 12 ottobre, nel mio cuore, il giorno del tuo compleanno.
Auguri Matteo
Mamma

09/10/09

Palloncini


Certe volte, ed a certe persone, mi verrebbe da dire "sgonfiatevi" guardate verso il basso lasciate andare l'aria che gonfia la vostra pancia e camminate con i piedi per terra.
Che a guardare per terra si rischiano di trovare:

funghi.

fortuna
 a stare con i piedi ben piantati per terra si guardano le persone negli occhi
e siamo all'altezza del loro sorriso.
le persone con i piedi per terra
le possiamo abbracciare senza sforzo,
aiutarle a portare un peso,
accompagnarle in centro
con le persone con i piedi per terra
ci prendiamo un caffè
anche in una cucina da pulire
e le portiamo nella mostra casa mentre stiamo stirando
e gli chiediamo di aiutarci a piegare i lenzuoli.
Le persone gonfie d'aria
camminano sulla nostra testa
ma non leggono i nostri pensieri
Possono non pestare per terra
ma devono stare attente
comunque
ai rami
al sole
al vento
alla pioggia
a chi sta sopra
perchè c'è sempre
qualcuno che vola più alto

07/10/09

Pensieri

Ci sono tanti pensieri, in quest'inizio d'autunno. Pensieri anche non belli. Sono preoccupazioni per un amio che ha bisogno di cure, che ho visto peggiorare anno dopo anno , per l'adolescente che cresce. Sono preoccupazioni stupide tipo "come riuscire a fare tutto lunedì prossimo che ho solo un'ora di tempo ".
Sono la polvere sul mobile che non mi va d togliere. Sono i panni che devo stirare.  Per questo mi metto a fare perditempo-scacciapensieri che fanno pensare a niente. Perchè qualche volta serve non pensare. Basterebbe riuscirci.

questo è un copri-crocchia (la crocchia è la cipolla, lo chignon, il bun.cover comesidiceininglese) fatto per una piccola ballerina.

è  bastato trovare in casa (una casa di maschi) un elastico rosa sbrillucicante e fiorellato perchè venisse fuori un'idea:
mbs = maglia bassissima
mb  = maglia bassa
ma  = maglia alta
cat = catenella
si fa l'anellino e dentro 12 maglie basse
2° giro:  3 cat, *2 m.a. nella m.b sottostante, 1 m.a.*, finire con 2 m.a. chiudere con 1 mbs nella 3a cat.
3° giro: 5 cat. 1 mb. nella 2a m.a., 5 cat. (saltare 1 m.a)., 1 m.b. terminare non con la chiusura ma proseguendo a spirale per altri 4/5 giri  dal 4à giro in poi la m.b. viene fatta nella 3 cat. ( o in mezzo all'archetto)
NELL'ULTIMO GIRO
si fanno 3 cat,. 1 m.b. prendendo anche l'elastico in modo da fissarlo. Fermare i fili.

un premio a chi riesce a farlo  (uguale) con queste spiegazioni!

05/10/09

L' armadio (della biancheria)



No! non è un armadio: sono 2 scaffali dalla mia parte. Non c’è un ripostiglio in questa casa arredata da un architetto che forse possedeva in tutto 2 matite. 80 mq (più un antibagno, più un "sotto le scale" che sono aperte e fanno da stendino ai miei panni, fanno volume, ma non servono a nulla) In questa casa che, quando l’ho arredata avevo il cervello in vacanza ed il buonsenso a farsi una girata: 1 armadio per 4 persone. Neanche nel più folle degli incubi si può immaginare una stron@ta del genere. Un open-space che in realtà è solo un casino più grande. Una casa arredata col senno del mai. Tutta da rifare, se n’avessi voglia. Da cambiare se n’avessi la possibilità. Una casa bellissima ma non adatta a me, a ciò che sono e che voglio. Amo gli spazi piccoli e raccolti, Piccoli pertugi dove sostare. Amo le alcove sotto le finestre. Le finestre piccole da cui non entra la luce. Ho 40 mq di vetri da pulire più 3 velux. Ho finestre larghe 80 cm che non trovi nemmeno le tende già fatte..
Non ho un armadio per la biancheria.
Non ho un armadio per le mie maglie ed i maglioni.
Non ho posto in questa casa in cui, però, ci posso girare con i pattini.
Vorrei una casa antica, con i pavimenti scoscesi e la graniglia per terra.
Il bagno con la finestra piccola che ci puoi fare la tendina a filet.
Vorrei un portico con il cotto dove mettere una panchina, anche sbilenca, su cui fare la maglia quando non è caldo. Vorrei un caminetto acceso dove arrostire le castagne. Vorrei una stanza chiusa, che fosse mia, dove nascondere i miei sogni.
Vorrei un piccolo pezzo di terra da farci un orto.
Vorrei un lavandino piccolo che ti ci entra appena una mano.
Vorrei le travi che la notte scricchiolano rosicchiate dai tarli.
Vorrei le rondini sotto il tetto a cui buttare le briciole.
Vorrei un parcheggio comodo per non penare, quando arrivo a casa.
Vorrei…
 ma mi basterebbe un armadio per gli asciugamani, le tovaglie, ed i lenzuoli. che sono tutti un casino sul letto e li devo piegare come fossero origami.
Vorrei un architetto, ma di quelli bravi, che mi risistemasse la casa: come serve a me

L'ordine dell'armadio non è proprio il mio MA GLI ASSOMIGLIA!

04/10/09

ULTIMA!!!





 Ormai è appurato sono più lenta di un bradipo, leggo le scritte dietro le lumache, mi hanno doppiata anche le tartarughe e allora che dire: mi fermo ad aspettare. Perché io più veloce di così non posso andare: fisiologicamente sono impreparata all’accelerazione. Ho talmente tante cose per le mani che mi sento un giocoliere, devo resettare in continuazione la testa per fare fronte a tutte le richieste e le saracinesche che prima aprivo e chiudevo con disinvoltura adesso sono tutte arrugginite, fanno fatica, cigolano con rumori sinistri. Quindi prima di skiattare, che l’età può giocare questi brutti scherzi, io rallento costruendomi un mondo a misura della mia velocità e se in questo momento sono a rischio multa per lentezza eccessiva, che dire? Ragazze fate una colletta e pagate la cauzione. Io più veloce, a più cose di così, dietro ad altri impegni NON CE LA POSSO FARE! Alzo bandiera bianca. Dichiaro la resa incondizionata. Famiglia, figli, lavoro, imprevisti avete vinto: mi avete sfiancato. Ora che avete vinto, sono cavoli vostri. Perché io faccio come la lenta tartaruga: vado piano, mi fermo nel campo di lattuga a rosicchiarne un po’ e se capita anche in casa di qualcuno a prendere un caffè.


E’ domenica anche per me!





03/10/09






Probabilità ed imprevisti
La vita non è una partita a Monopoli dove il mazzetto delle probabilità era alto, tanto, uguale agli imprevisti. Puoi andare in prigione, ma puoi anche vincere 1.000 lire. O puoi ripassare dal via, che, male che va, ritiravi le solite 20.000 lire.
No, la vita non è un lancio di dadi e per quante volte tu passi dal via non riscuoti mai: casomai paghi tu. Perché quando torni al via, al capolinea, vuol dire che qualcosa è andato storto e sei dovuta tornare indietro, oppure ci hai ripensato e sei tornata sui tuoi passi per andare altrove. Gli imprevisti sono sempre il mucchio più alto: sono incognite con doppie xx, le probabilità remote.
L’imprevisto è la nonna che è caduta e io ora sono a districarmi fra orari di lavoro (che quando hai qualcuno che ti guarda i bambino sono buoni ) corsi di calcio, spese, feste, giri in giostra e quanto altro occupa 23 ore della mia giornata.
Per questo mi scuso con passione maglia perché in questa settimana ho dovuto essere non flessibile ed elastica ma di più. Ho dovuto cambiare progetti in corso d’opera e fare pericolose inversioni ad U per fare in modo che tutto andasse a posto e a modino.
La Busta gialla è pronta, il pacchetto è fatto mi manca solo da scrivere il biglietto che lo accompagna. Provvederò fra oggi e domani, se non crollerò sul ferro da stiro.
Nonostante l’imprevisto continuo a portare avanti il mio sand per il terribile blog candy di Hallowen.
Nonostante gli chiami imprevisti continuo a credere che la vita me li offre come tante probabilità e pensare che lo siano da un senso a tutto.
Basta crederci.
L’imprevisto può costringerci a cambiare la nostra vita e le nostre abitudini, ma chi ha detto che non sia un bene?
L’imprevisto due anni fa è stato la malattia continuativa di Matteo che mi costringeva a stare chiusa in casa, da questa reclusione forzata la nascita del blog e una meravigliosa opportunità per la mia vita. L’imprevisto, quindi, può essere un’occasione basta non farsela sfuggire!
Ora vado a scavare nei panni da lavare e stirare cercando di tirare fuori le maglie del marito che si lamenta, laverò i pantaloni di “Linus-Lele” che solo quelli pare che abbia. Stirerò le camicie e riappaierò un sacco di calzini, che è cominciata la stagione. Poi dopo, con calma, andrò anche a lavorare.

01/10/09

Ottobre


Da tempo, e tempo, e tempo io associo il mese di ottobre ai remigini: piccoli bimbi con grandi grembiuli e grossi fiocchi. Forse, io, mi ricordo così il primo giorno di scuola, che arrivava dopo aver passato tutto il mese di settembre al mare a Tirrenia, al "Bagno Rosa", dove i miei prendevano in affitto una casetta. Ora chiamarla casetta è sbagliato: quella che toccava a noi aveva una stanza con 5 letti (di cui uno a castello perchè saltavamo dal sopra sul lettone) da una parte, poi c'era un passaggio una specie di corridoio, un vialetto, (da cui gli altri passavano per andare alle loro case,) che dovevamo attraversare perchè  davanti c’era unportico con uno spiazzo dove ci stavano  il tavolo e le seggiole per mangiare. Da un lato di questo spiazzo c’era uno sgabuzzino, che altro non era che il cucinotto. Per andare in bagno , poi, dovevi fare tutto il vialetto. Quindi una casa invece che su più livelli su più strade.  Detto così può sembrare assurdo, ma vi assicuro che a 9/10 anni è una cosa fantastica. Il regno puro del divertimento e della fantasia. Noi non avevamo certo bisogno dei parchi attrezzati per divertirci ci bastava il bagno Rosa e quella strana casa che assomigliava a quella descritta da Sergio Endrigo, si, insomma quella che stava in via dei Matti al n° 0! Che era strana, strana davvero!
Dopo aver passato settembre a scorrazzare in pineta, sulla spiaggia a giocare con gli scarabei, a strisciare le tende per farci lo scoobidou, (questa ve la spiego: davanti alle porte delle cabine c'erano delle tende a strisce di plastica, le antimosca, che ai lati avevano un bordino tondeggiante. Questo bordino, con pazienza ed abilità, veniva sfilato e ci trovavamo con un tondino di plastica da intrecciare per farne braccialetti) a giocare a bottiglia, a nascondino, con la microguida, con le palline che si vincevano le chewing-gum, oppure a guardare il “Mistero della Donna Velata”,   “La baronessa di Carini” e a terrorizzarci con “Belfagor”, ill primo di ottobre iniziava, così all'improvviso  la scuola. Erano le estati prima degli scout. Quando si partiva con la 600 gialla carica all'inverosimile, con sopra il portapacchi colmo di valigie che (all’epoca)  non stavano nei cassoni sopra la macchina,  ma legati con gli elastici e con il nailon che come si arrivava all'Arnaccio doveva essere risistemato. Che non c'era ancora la Fi-Pi-Lissima e si passava per la via Pisana in un susseguirsi di curve e viali di pini da cui si vedevano i bilancieri per pescare. Si partiva il primo di settembre (per il compleanno del babbo) e si tornava in tempo per andare a scuola. Nel frattempo tanti bagni e croccanti di pinoli, sì, in quella specie di casa di Barbie mamma riusciva a fare da mangiare (lasagne comprese) ed il croccante sul piano di marmo del lavandino, che prima bisogna ungere bene con l’olio. Poi il 1° d’ottobre, con i calzini bianchi con i buchi, i sandali giglio blu, le codine d’ordinanza e la cartella cominciava la scuola.
Poi, dopo, da più grande, quando la scuola ha cominciato ad iniziare il 15 di settembre ad ottobre iniziava la stagione delle forche e dei funghi, e quindi ogni volta che andavo a funghi con babbo un giorno prima ed uno dopo ci mettevo una bella forca a Boboli.  Quando ero piccola a funghi andavo sul Falterona, che per chi tanto pratico non è é il monte da dove sorge l’Arno. Per arrivare alla sorgente ci sono due strade
Una con la macchina: si sale su fino al rifugio e dopo 1 o 2 ore di camminata a piedi e sei arrivato, ma, questa l’ho scoperta dopo, quando andavo a dormire al rifugio con gli amici).
 La seconda partiva da giù, molto giù: si prendeva la strada della cartiera fino alla sbarra e poi su, salire per sentieri di mucche fino alla cima. Si attraversavano prati pieni di fragoline di bosco e tanfani (questa ve la spiego: i tanfani non sono altro che tafani piuttosto manfani, sono quelli che ti si infilano dentro e ti pungono fino a farti piangere). Poi al ritorno ci facevamo l’albero di ciliegie o il nocio ( a seconda della stagione)
Oppure andavamo a funghi in Maremma, alla Croce del Pratomagno (che è vicino al falterona ma da un’altra parte), sull’Amiata, all’Abetone nel Pistoiese e nel Senese.
Insomma non passava giorno che non ci fosse una fungaia da visitare. E la scuola? Beh quella per me cominciava a Febbraio perché prima, vi giuro, non avevo tempo per andarci.

Ieri, dopo una mattinata di strilli (Mamma IO voglio andare a scuola) (Mamma perché mi hai portato nel bosco) siamo andati nel bosco e una decina di Porcini li abbiamo trovati. Già mangiati in insalata e le cocolle ( o bubbole, o mazze di tamburo) in padella.
Loro non erano d’accordo, ma io ho scelto d andare nel bosco invece che a scuola e visto che ancora, per poco, comando IO ieri FORCA che se non li faccio divertire io questi figlioli sono seri, seriosi, diligenti e lavoratori come quell’altro pezzo che li ha costruiti assieme a me.

Foto dei posti, dei funghi, della giornata di ieri, del bosco, della natura prossimamente che le ho salvate sull'altro pc ed ora sono stanca, troppo stanca per salire accendere spostare... Buona notte ieri è stata una gran bella camminata.



Ritorno a casa

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