LAVORI FATTI A MANO

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03/10/09






Probabilità ed imprevisti
La vita non è una partita a Monopoli dove il mazzetto delle probabilità era alto, tanto, uguale agli imprevisti. Puoi andare in prigione, ma puoi anche vincere 1.000 lire. O puoi ripassare dal via, che, male che va, ritiravi le solite 20.000 lire.
No, la vita non è un lancio di dadi e per quante volte tu passi dal via non riscuoti mai: casomai paghi tu. Perché quando torni al via, al capolinea, vuol dire che qualcosa è andato storto e sei dovuta tornare indietro, oppure ci hai ripensato e sei tornata sui tuoi passi per andare altrove. Gli imprevisti sono sempre il mucchio più alto: sono incognite con doppie xx, le probabilità remote.
L’imprevisto è la nonna che è caduta e io ora sono a districarmi fra orari di lavoro (che quando hai qualcuno che ti guarda i bambino sono buoni ) corsi di calcio, spese, feste, giri in giostra e quanto altro occupa 23 ore della mia giornata.
Per questo mi scuso con passione maglia perché in questa settimana ho dovuto essere non flessibile ed elastica ma di più. Ho dovuto cambiare progetti in corso d’opera e fare pericolose inversioni ad U per fare in modo che tutto andasse a posto e a modino.
La Busta gialla è pronta, il pacchetto è fatto mi manca solo da scrivere il biglietto che lo accompagna. Provvederò fra oggi e domani, se non crollerò sul ferro da stiro.
Nonostante l’imprevisto continuo a portare avanti il mio sand per il terribile blog candy di Hallowen.
Nonostante gli chiami imprevisti continuo a credere che la vita me li offre come tante probabilità e pensare che lo siano da un senso a tutto.
Basta crederci.
L’imprevisto può costringerci a cambiare la nostra vita e le nostre abitudini, ma chi ha detto che non sia un bene?
L’imprevisto due anni fa è stato la malattia continuativa di Matteo che mi costringeva a stare chiusa in casa, da questa reclusione forzata la nascita del blog e una meravigliosa opportunità per la mia vita. L’imprevisto, quindi, può essere un’occasione basta non farsela sfuggire!
Ora vado a scavare nei panni da lavare e stirare cercando di tirare fuori le maglie del marito che si lamenta, laverò i pantaloni di “Linus-Lele” che solo quelli pare che abbia. Stirerò le camicie e riappaierò un sacco di calzini, che è cominciata la stagione. Poi dopo, con calma, andrò anche a lavorare.

2 commenti:

silvana ha detto...

filosofa.....
anche tuo marito si lamenta in continuazione???
io il mio lo strozzerei...
un abbraccio

passionemaglia ha detto...

Non ti preoccupare
Non ci sono problemi
In bocca al lupo per tutto.
So bene cosa vuole dire, ho tenuto 10 anni in casa con me mia mamma invalida e con demenza senile

Ritorno a casa

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