LAVORI FATTI A MANO

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31/12/10

Duemilazeroundici

Ne parliamo domani.

Oggi si racconta dell'anno che finisce, che è passato, archiviato assieme ad altri 45.
Delle persone che sono passate dalla mia vita, che se ne sono andate, di quelle che ho accolto con un sorriso, di quelle a cui dietro ho fatto linguacce (lo faccio, lo faccio), quelle a cui in maniera molto distinta ho mostrato il dito medio, quelle che ho abbracciato forte,e ancora  più forte. C'è stato il Camp di Cuore di Maglia dove ci siamo conosciute tutte e ci siamo volute un mondo di bene. Ho fatto Sanremo in maglia e fondato le allegre "Comari di feisbuck". Sono stata all'apertura di nuovi Knit cafè e preso treni per andare lontano. Ho comprato più lana di quanta ne potrò mai lavorare ed ho comprato ferri sciccosi che nemmeno da Tiffany li fanno così belli. Mi sono dilettata nell'arte degli Stitch markets ed ho imparato a dire "Yess" con tutte le e e le esse che voglio.
Ho aiutato mio figlio a crescere ed ora sono lì sulla porta dell'adolescenza impaurita ma cosciente che se vuole se la può cavare.
Ho fatto belle cose da regalare in giro. Ho trasformato il mio nervoso in qualcosa di creativo che non mi distrugge più e la rabbia della sera cerco di scordarla la mattina.
Ho camminato sui monti e sono stata bene. Ho mangiato i funghi che ho raccolto. Ho preso tanti caffè a giro. Ho fritto ceste di carciofi. Ho pulito casa innumerevoli volte ed è sempre sudicia. Ho visto la neve cadere.
Ho comprato le seggiole nuove. Ho amato le persone che ho incontrato. Ho cercato di fare del bene e regalare sorrisi.
Ho condiviso con voi quest'anno, ho raccontato di me,  sono stata abbracciata da voi e scaldata quando il gelo mi prendeva  dentro e non mi abbandonava. Ci sono nuove amiche, c'è Ravelry che mi ispira, c'è la mia vita, ci sono i miei sogni, la mia rabbia.
Sono stata a vedere Vasco. Avrei voluto fare di più, fare più cose, fare cose migliori. Ma sono riuscita solo a risolvere, in parte, una cosa che andava male. 
ecco, più o meno, il duemilazerodieci che finisce è passato così senza lode nè infamia. Semplicemente, meravigliosamente,  vissuto in ogi suo istante.

29/12/10

Sto male da Millefoglie Vincenzi

Io ho vari livelli di "star male": ho il male generico che curo con pane e salame (ma non toscano:  quello milanese o ungherese), che capita più volte in una settimana. Quando ho un male un po' più acuto, una tristezza forte, l'unico rimedio è pane Nutella o, in periodo di Natale, pandoro e Nutella... ma anche a cucchiaiate direttamente dal barattolo va bene. La Nutella serve nelle giornate tristi e piovose, quando manca quel qualcosa per farle diventare accettabili. Quando vengo trattata male sul lavoro, o scopro di avere l'ennesimo turno di m...., quando c'è quello che vuole fare lo spiritoso, quando un lavoro non viene bene, quando Matteo ha gli ormoni in movimento, insomma un cucchiaio di nutella e tiro avanti, fa un po' ingrassare ma funziona meglio di tante pasticche e da meno assuefazione. 
Poi c'è il Millefoglie Vincenzi. Che quando li compro vuol dire  che sono già arrivata, che sto proprio tanto, ma tanto male. Che non c'è altro rimedio. Vuol dire ce me ne sto lì annichilita e muta, senza riuscire a connettere pensieri  o compiere azioni. Che sto tanto male e so che poi starò molto peggio: Perché poi a me i Millefoglie Vincenzi fanno male, ma proprio star male fisicamente, innalzano la mia insulina a livelli stratosferici distruggendo tutto il glucosio che ho in circolo....
Ma oggi li ho comprati. Dolci, zuccherosi, burrosi, con la glassa sopra che porta via ogni pensiero, con tutte quelle briciole che solo a raccogliere dimentichi ciò a cui stavi pensando prima. I Millefoglie fanno dimenticare giornate più che nere, pensieri più che tristi, stanchezze più che croniche, arrabbiature secolari, e forse curano anche quella leggera sciatalgia che mi tortura da un po' di tempo. 
Di sicuro fanno bene alla mia anima, sono il suo Aulin senza ricetta, o forse sono già in crisi ipoglicemica che già svalvolo e dimentico....
Stasera ho mangiato pane e salame e Millefoglie Vincenzi, sento già il nascere del brufolo, il depositarsi della cellulite e la pancia che aumenta... però ora sto bene e posso affrontare quel mondo di là che oggi mi faceva tanta paura.

Un regalo importante

C'è una persona vicino a me, che mi consola quando sono triste, che mi brontola quando non mangio, che parla (male) con me della suocera e quando mi lamento del marito rincara pure la dose.
Per Lei ho sempre ragione, vive i miei figli e le loro angosce, mi lava le tende quando cambiano colore, è sempre la prima a vedere le cose che faccio e dice che faccio solo cose belle.
E' come una mamma (e a volte rompe veramente tanto, sopratutto quando non mangio!!!) e mi ha chiesto una stola per festeggiare l'anno nuovo.
Spero che le piaccia.

Negli ultimi giorni non ho fatto auguri di Natale, non sono stata nemmeno tanto su fb. Ho solo fatto foglioline: un infinità, con un amore dentro che non si può raccontare.
E' pronta per andare a festeggiare. Ora festeggio anch'io
Buone Feste a tutte!!!

26/12/10

Anche nulla





... E' passato un Natale (un altro, si aggiunge), un Natale senza niente da fare. Le cose si sono ribaltate all'ultimo minuto, ci si sposta invece di ospitare, si trasloca la cena per 13, i regali, le seggiole, due figli che non vogliono uscire. Si festeggia la vigilia con le sorelle, perché è così che si fa: per tradizione ma la cena non è "tradizionale" sono le cose che ci piacciono e che non cuciniamo mai. Questa vigilia c'è  anche il pesce, a me che non piace, un regalo per loro. E poi si mangia, si beve, si ride, si scherza, il solo piacere di stare assieme, tutti: anche i nipoti grandi sono precettati, per festeggiare fuori avranno tempo dopo quando i vecchi vanno a letto.
E' passata la rabbia,la stanchezza, la fatica. Quest'anno niente visita ai parenti in Emilia, siamo stanchi, la nevicata della scorsa settimana ci ha messo a terra (in tutti i sensi) e Stefano è ancora mezzo dolorante. Perciò ci riposiamo.
Io gioco con i miei nuovi ferri Addi's Click Lace Leggo libri in Inglese che ho ricevuto in dono.... e vado avanti, facendo anche nulla. Sono piacevoli anche i loro urli. Tutto quello che ho è qua dentro illuminato dall'albero di Natale e da questa pace che siamo riusciti a trovare per un giorno. Circondata da questa famiglia che sta imparando ad essere famiglia. Con tanti errori fatti e che faremo ma che cerchiamo di rimediare anche stando così il giorno di Natale a fare anche nulla , ma tutti assieme e senza litigare.

23/12/10

Intrecci

Capita che fai una foto, neanche tanto bella, solo per fermare un emozione. Tre anni fa vidi questo tronco, il magico intreccio della corteccia, colonne, ovali, scambi, fessure, il disegno meraviglioso della natura.
Ci sono voluti 3 anni, poi l'intreccio ha preso forma nelle mie mani.
Dopo Natale sul blog (ma in anteprima su Ravelry!!)

edit ecco un'anteprima!

07/12/10

Io oggi, Voi domenica

Mercato starordinario alle Cascine Domenica 12 e 19 dicembre.

Andrea c'è.
Socks Yarn  composizione 75 lana /25acrilico  80lana /20acrilico
420mt per un etto (gomitolo)
Dite che vi mando io e vi tratta meglio di bene.
Dite che lo avete letto qui così ci crede che lo scrivo!
Diteci di andare presto perchè sennò finisce.
Ditemi se vi fermate a pranzo che così faccio la spesa.
Ditelo in giro che domenica siamo tutte alle Cascine.

Il banco  di Andrea è più vicino  al nuovo ponte della Tranvia rispetto alla passerella.
E' dalla parte del "bosco " e non dell'Arno.

A domenica 12 e anche 19
Ditemi se questo non è un Regalo di Natale!

25/11/10

Il giovane Holden




Impertinente, sbarazzino, bandito e brigante...
questa lana, dono di Marion, ha aspettato l'ispirazione, prima di tutto, ma anche che mi passasse la paura di usare una lana così bella ,la paura di fare una cosa inadeguata, poi quando ho visto questo ho pensato: è il suo!
è un modello free di Ravelry, l'ho tradotto da sola, l'ho fatto quasi uguale sicuramente ci ho messo del mio, ma la chiusura piquet è spettacolare e una volta imparata, lunga ma facile,  fa tutti quei pippiolini che sono veramente un'amore!
Che dire bello quando le cose vengono  dal cuore e dalla pancia che le senti esplodere e nascere dentro.
Che bello!
non lo scialle, non perchè l'ho fatto io,
Che bello!
così per tutto! si può dire ogni tanto, così tanto per cambiare!
Che bello!
Che bello!


Ooops il modello è "Holden Shawlette" di Mindy Wilkes
La lana "Lorna's Laces" Shepherd Sock Colore Black Purl è un regalo, prezioso e delizioso come Lei.

22/11/10

Xstmas Creativo



tutto quello che abbiamo in casa:
il cono di una matassa di lana (celo!)
della lana di più verdi (celo!)
ferri n°4 (celo!)
lana rossa (celo!)
spilli con capocchia (celo!)
uninetto 1,20 (celo!)
una serata nervosa (ce l'ho sempre!!)
un DVD poco interessante (Ironman2)
bambini che sbucciano caldarroste
un divano
un idea

Buon Natale!

18/11/10

Aggomitolata

 
Sono così: Aggomitolata sul divano non Raggomitolata, proprio così senza la R a me le erre non servono, ho imparato a non usarle più perché Lui ha la erre francese (non si usa nemmeno moscia) e così Matteo è diventato Matteo dopo che si è chiamato Andrea per due giorni ma queste sono storie che sapete già o che non sono importanti fanno parte del folklore familiare degli aneddoti che si racconteranno a Natale ai nipoti, se verranno.
Sono così aggomitolata attorno alla mia vita, una lunga serie di maglioni disfatti, di giorni, di ore, di colori e momenti annodati con cura l'uno accanto all'altro. 
Prima erano matasse confuse di attimi distinti, buttate nel cassetto della vita poi ho aperto quel cassetto e piano piano ho dipanato i giorni e ne ho fatto gomitoli, piccini, come piccini sono giorni vissuti. Giorni non eclatanti fatti di 24h normali, banali, ripetuti come un motivo semplice che si impara a memoria. Sono giorni uguali, indistinti, ogni tanto un lampo di colore, un motivo bizzarro, poi di nuovo questa maglia legaccio, calda, rassicurante, monotona e ripetitiva.
Ho disfatto tutto, con cura, ogni giorno  è stato annodato all'altro trovando un senso ed un perché.

Ci sono giorni neri (tanti e lunghi) e giorni gialli, qualche puntata di rosso piccante, del blu rassicurante e rosa antico. Gli ultimi tempi è un tripudio di Burgundi in tutte le sue sfumature. Il rosa cipolla accanto al ciclamino. Non trovo traccia di corallo. C'è tanto marrone e verde sottobosco, umido, marcio, molle ma tripudiante di vita. 
Ho fatto un gomitolo lungo una vita e non basterà per farne una coperta, ho fatto ben poco in realtà a parte forse piangermi addosso più del dovuto, lamentarmi per cose inutili e aspettare, semplicemente, che il tempo passasse e andasse lontano.
Ora ne ho fatto un gomitolo, ho guastato la mia vita, come mi ha ripetuto Agnese per tre giorni, in fondo guastare è come disfare.....
Ho disfatto qualcosa e sono tornata indietro ma la vita non è un maglione e non  si può disfare e rifare si può solo migliorare in corso d'opera, aggiustare mentre si fa, aggiungere  un bottone o un giro di maglie, si può anche barare e recuperare una maglia o fare un m1 al posto del gettato il giro dopo, in fondo, sì la vita è come uno scialle: lo fai tornare e ti ci avvolgi come ti ci piace.
La vita non si disfà, come si dice "Buona la prima".....

16/11/10

Ne ho fatte di cose.....




ne ho fatte di cose in questi 3 giorni....
ho fatto pazzie, ho giocato, ho riso, mi sono arrabbiata, ho chiaccherato, ho ascoltato respiri, ho fatto la ribollita messicana (nuova variante!) ho comprato lana, ho finito uno scialle, sono stata con un amica e mi sono divertita da matti!
lei un po' meno! che ha sopportato tutto questo: figli non suoi, mariti assenti, caffè che non passano perchè la macchinetta è rotta, cibi  strani e bizzarri, di spese fatte un minuto prima del pranzo che si mangia oggi? uova? ok vado a comprarle, che si è dovuta adattere ad una totale disorganizzazione ed una impreparazione nel ricevere ospiti che devo andare a ripetizione da Donna Letizia.
Come dico sempre dopo 6 che sei in casa sei un amico ma dopo 24 sei un parente! e allora non credo che alle sorelle si facciano tanti fichi...
E' stato bello ma ora devo andare a parlare con le maestre...

Avete visto lo scialle??
E' il modello "Winter Sea Shawl" di Emma
fatto in cotone color burgundy ho testato il suo pattern che dire ...meraviglioso!!! semplicemente.

Nota le foto le ha fatte Agnese pure questo le ho fatto fare!!!
Nota 2 Ci ha pure fatto l'Amatriciana per la pasta di stasera

12/11/10

La Ventisettesima ora

24h non sono più sufficienti, e sono anche una che dorme poco, ma ho, come dire, il cervello in produzione un nervoso iper-creativo un'instancabile voglia di fare e ce ne vorrebbero tre in più solo per poter star dietro a tutto.
beh gran parte del tempo se ne va nel pulire e mettere a posto la tana, accudire i cuccioli, cercare  parcheggi, portare e prendere qualcuno da qualche parte, ogni tanto sono anche a cercare me. 
Ho accumulato un ritardo così strepitoso che mi sembra sempre di avere dietro la testa il Bianconiglio con l'orologio in mano.
Ok l'ho scritto, l'ho detto e l'ho comunicato: mi sono persa circa 2 settimane, semplicemente non mi sono resa conto del tempo che è passato. Cosa ho fatto lo so: ci sono state cose brutte, mi hanno speronato la macchina e l'hanno già pure accomodata, ho fatto un lavoro, messo a posto cose, pulito bagni  e cucinato pizze. Ho pure avuto le mie cose: sono segnate sul calendario. Ma sono cose successe di corsa, sono cose non godute, non vissute, sfiorate appena. La vita che corre è così veloce ed io avrei bisogno che fosse più lenta. Un momento per fermarmi a guardare, per bene,  le foglie rosse sull'albero invece di intravederle dalla tramvia. Ho la sensazione che qualcosa mi stia sfuggendo di mano, di perdere qualcosa, forse è solo questo figlio già uomo che non risconosco, sono le rughe che vedo se non mi avvicino troppo allo specchio, sono, che ho questa sensazione strana, che non mi lascia in pace. 
Ho questo progetto da ri-fare per mandare anche il mio progetto a "Unite Contro il Cancro"

04/11/10

La pallina con l'elastico

C'era un gioco, antico, dei miei tempi, era la racchetta con l'elastico che per quanto assurdamente tiravi la palla quella tornava sempre a rimbalzare sulla racchetta. Era l'allenamento  di quando non andavamo a giocare a Ping-Pong, noi si andava al Cus in Santo Spirito, quando ancora i poteva andare, in Santo Spirito intendo. era il nostro sport perché lo zio era campione e noi dovevamo averlo nel sangue. E così in casa mia era tutto un racchettare, ma non è che ci piacesse tanto... 
Però oggi mi sento tanto così: una pallina legata ad un elastico sballottata, tirata, buttata, gettata in qua e là, di corsa a fare, prendere, portare a rimbalzare sull'uscio di casa. Sono una pallina legata ad un elastico che vorrebbe andare ma che il dovere (quest'elastico che si tira e tira e tira) riporta sempre indietro e mi fa rimbalzare verso un'altra direzione. Vorrei essere solo una pallina da Ping-Pong, libera di nascondersi dietro un mobile, rotolare sotto il divano, volare fino sopra l'armadio. Vorrei prendere la finestra, senza la zanzariera, e scappare, oggi in questa giornata di sole e di impegni. Di doveri e di cose da fare. Vorrei essere il boccino di Harry Potter e correre fino a che il cercatore non mi prende e fa finire il gioco. Vorrei che qualcuno, in fondo, mi venisse a cercare dove mi sono persa e caso mai mi riportasse a casa.

28/10/10

Il primo brufolo




E' arrivato, pensavo ad una tragedia, ora che l'adolescente inquieto bada più alla forma che alla sostanza, invece si è presentato ieri sera a cena, ospite inatteso,in  bella mostra sulla faccia, non più di bimbo, di Matteo. 
Ora lo so che dopo il primo brufolo arriverà anche la barba... e del bambino che era non rimarrà traccia.
Io lo guardo crescere con il cuore orgoglioso di  mamma, con la sofferenza acuta che solo un figlio in piena adolescenza riesce a regalare, con i pensieri che non sono più rosei ma preoccupati. Lo guardo andare via e spero, in cuor mio, di avergli dato delle basi solide su cui poggiare ed  un porto sicuro in cui ritornare ,sempre, ed ancora  la forza, il coraggio, la determinazione, l'audacia, l'umiltà per affrontare il mondo in cui io, da qua, lo vedo andare ogni giorno più lontano....

27/10/10

Tutte convocate

Si parte, un nuovo modo di fare la maglia, di entrare nella maglia, di lavorare la maglia, di imparare a fare la maglia....
No, il metodo è sempre lo stesso: diritto e rovescio, e nella nuova collezione ci sono anche  un sacco di trecce, è il contesto che è diverso.
Si parte dal Kit,  con modelli unici ed esclusivi,  per chi è proprio all'inizio e parte da zero : ferri, lana  e tutta una serie di accessori che non ti serve avere in casa nient'altro che le forbici.
Ci sono i Kit Baby per chi vuole fare qualcosa di prezioso e sbarazzino per il proprio cucciolo.
Ci sono i filati,  pregiati e morbidosi adatti anche ai bambini
E c'è il metodo BettaKnit dove Tu sei la protagonista.
E' c'è la maestra.
Una brava e irriverente paziente maestra.  (indovinate chi è???)
A Prato al Bigonge Bar il 3 ed il 9 Novembre
A Pistoia al Cafè Du Globe il 17 ed il 24 Novembre
A Pisa al KeithCafè il 17 ed il 24 Novembre ed il 1 ed il 15 Dicembre

Queste sono le date ma guardate  qua che ce ne saranno sempre nuove e sempre più vicine a voi.
E per parlare con noi c'è anche il blog
Insomma non ci sono più scuse: siete tutte convocate!!!

24/10/10

Sorprese...


No, stavolta non ne ho ricevute io, beh mica sempre è Natale! ma ne ho fatta una, che non è una sorpresa ma c'è chi ne è rimasto piacevolmente sorpreso:
Con calma che è domenica mattina ed i pensieri sono ancora confusi:
Ricordate che al mare a giugno mi era stato commissionato uno scialle da una nonnina novantenne, la "Nonna Eugenia" ed il mio patire era riuscire a finire prima che ...... 
A settembre comincio a telefonare e non trovo nessuno, beh sarà a finire la stagione al mare.... poi mi faccio male, e fra un tricchete ed un tracchete passa un mese, ricomincio a telefonare e non risponde nessuno, chiamo la figlia (le nonne si sa ti danno sempre un casino di informazioni) e non risponde nessuno. Ormai mi stavo quasi facendo l'idea che.... poi ieri prima di andare a comprare le scarpe all'adolescente  mi dico: riprovo!

Mi risponde la figlia.. l'idea del surreale è questa telefonata
"Buonasera cercavo la Signora Eugenia"
"Non c'è chi la desidera?" Difficile è ora spiegare chi sono  e soprattutto cosa voglio dire e dovce voglio arrivare...
"Sa, io ho conosciuto sua madre quest'estate al mare, io lavoro a maglia... ( ed ora comincio a sudare freddo...) la Signora mi ha chiesto di farle uno scialle ed io l'ho fatto  e vorrei portaglielo"
..... silenzio.....
"Resta inteso che è un regalo ed io non voglio nulla"
......silenzio.....
"Non faccio cose su commissione è proprio un regalo!"
... a questo punto penso mi ha riattaccato in faccia mi ha preso per matta è uno scherzo telefonico come quelli che facevano alla radio negli anni '80...
invece ne esce con un "Sì mi dica"
E così gli racconto di questa signora al mare che mi ha detto una cosa e mi ha abbracciata strinta. Che mi ha chiesto una cosa e l'ho fatta. E così parlo con una sconosciuta di una signora vista due volte e che ha letto nel mio cuore una pena.
Gli racconto tutto questo e non mi prende per matta anzi mi dice "questa che mi racconta è mia madre, mi lasci il suo numero"
E così ieri sera mi chiama la Nona Eugenia che si ricordava benissimo di aver chiesto uno scialle ad una sconosciuta al mare ma non pensava che la sconosciuta lo facesse.
E mi ha detto "Che sia Benedetta (e questa non si butta certo via!) perché tante volte si dice sì ma non si fa ed invece Lei lo ha fatto" ... "Mi ha sorpreso che abbia mantenuto fede alla sua promessa ed è veramente una bella sorpresa. Lei è una bella persona perché mantiene la parola, la sua famiglia è fortunata perché Lei ha un grande cuore"....
E tutto questo senza nemmeno vedere lo scialle!
Beh che dire mi piace un sacco fare belle sorprese e stupire la gente!
E questo scialle che è stato con me al mare, in montagna e nel mio cuore scalderà il suo. 
E... sapete che vi dico io credo che da lassù qualcuno, forse, sorriderà.

23/10/10

La Notte che non passa

E' una lunga notte stanotte.
Di quelle che non dormi maaaaiiii!
(scusate ma ho ancora il concerto di Vasco nelle orecchie)
E' una notte di quelle che vedono l'alba, ma non ancora, c'è il buio la fuori. un buio lento, stanco che sta lasciando il posto al sole.
Ci sono pensieri, pensieri belli, di un amica che viene e ancora non sa le novità. C'è una nuova cura (speriamo sia quella definitiva), c'è la prevenzione che ho fatto perché mi voglio bene. C'è un percorso che finisce, ci sono le risate delle compagne di scuola, le compagne di banco, che ci siamo ritrovate dopo 26 anni (sì, sempre grazie al solito fb) belle come allora. C'è la lana da filare in salotto, un sacco enorme che non mi basterà questa vita.
 C'è un sacchetto sul tavolo: uno schema, una lana che non è lana, ed un colore che non è colore ma è una meraviglia. E' un lavoro speciale da provare, da fare,  da scrivere, da commentare.
E' un lavoro facile, un passatempo da fare di notte.
In una notte come questa che ci sono pensieri che non vanno via e sogni che continuano anche con gli occhi spalancati. Ci sono sogni nel cuore.
C'è che sono già le 5 e si può già fare il primo caffè.
Metto su la macchinetta. La moka, strana abitudine questa che il primo caffè della giornata deve essere fatto nella moka in quella da 3 che viene buono.
Strane abitudini le mie, vizi segreti e manie. Strane cose che non si possono raccontare in giro.

Ho fatto uno sbadiglio quasi quasi torno a dormire.
Buona notte, buon giorno!

19/10/10

Del 32 e 1/2



Io i miei figli li guardo distrattamente, mi crescono che manco me ne accorgo, ma vi giuro non ce la faccio a stare dietro a tutti e 3, (e senza sforzi di fantasia capite chi è il 3°....) devo ricordare gli impegni di tutti, sollecitarli perché altrimenti tutto l'incastro salta e preparare da mangiare per reggimenti.

Chi mi segue su fb sa che ieri mattina Lele mentre andavamo a scuola mi ha chiesto "Mamma ma tu mentre io sono a scuola che fai?" (e già si immaginava giornate spese su Ravelry o a chattare su fb, caffè e pasticcini con amiche, once di lana da filare...)
"Beh mentre tu sei a scuola io faccio la spesa, riordino, cucino, sistemo, lavo, stendo, stiro, pulisco, cerco le vostre cose per rendervi la vita semplice e felice, prendo appuntamenti con i dottori, telefono al dentista, fisso con le mamme, vado a comprarvi libri e quaderni e poi vado anche a lavorare.... Ti basta?"
Lele "Mi bastava anche una risposta più corta!"
Gli impegni di stamani sono stati andare alla Asl ad attivare quel cavolo di chip che non mi servirà mai perché la mia dottoressa ancora scrive le ricette a mano, portare la macchina a cambiare la batteria che ieri sera, e anche stamani, si è messa in moto con i cavi; fare la spesa ed entro le 12 tornare a casa che devo preparare il pranzo all'adolescente inquieto ed affamato in pieno periodo di crescita che alle 14,30 deve essere in piscina.
Il menù di oggi: Risotto con le zucchine perché può mangiare solo un piatto di pasta leggero che sennò alla prima pallonata (fa pallanuoto) o alla 100a flessione esce tutto di fuori.
Così in tempo di record, torno a casa, sistemo la spesa, metto su il risotto, accendo il pc,  (direttamente col mestolo!), e inizio a cucinare... poi, con calma, arriva Matteo. 
Come si dice "si mangia il risotto con le corna" da quanto è scotto!|
Arriva a casa con il compito d'inglese. Ora sull'inglese in casa mia è un casino lo studio da 30 anni e ancora chiudo il gatto fuori dalla finestra, accanto alla tavola, behind la porta. Insomma sono  un caso disperato e per questo ultimamente in casa mia circolano un sacco di stranieri per fare la conversation e devo dire, onestamente, che domenica con le pecore scozzesi me la cavavo egregiamente, ma di questo parlerò domani!
Divago....
Dunque Matteo torna a casa, bello comodo, con il compito d'inglese, e mentre io sto cercando di salvare un risotto cotto da 40 minuti... 
"Mamma guarda!"
"3 e 1/2, complimenti!"
"No! non è 3 e 1/2 è 32 e 1/2"
Ora scusate ma 32 e 1/2 che razza di voto è!!!
è la media su 40 che corrisponde ad un 8 pieno
è un Bravo +++
un ottimo-----
è il numero dei piedi di mia nipote che ha 5 anni??
No scusate io da questo me ne tiro fuori mettete una bella "B" che sta per 
Brutto, Bello, Buono, Bravo. 
Insomma una bella "B" che mi faccia dal 5 all'8 a seconda dell'umore e del momento e soprattutto non mi confonda le idee....

18/10/10

Oggi con il "Nastro Rosa"

Di quello che è stato ieri parlerò domani.
Oggi siamo qua, tutte, noi blogghiste, Laniste quasi Anonime, gente di Ravelry, Amiche, compagne e solo, semplicemente, unicamente, Donne.

maggiori dettagli qui e qui
In memoria, di mamme, nonne, amiche, zie, sorelle....
Per tutte le nostre storie, per le nostre vite, per le vite degli altri.
Perchè dopo che abbiamo messo la borsa dove ci piace ricordiamoci anche di controllare il nostro seno. Con amore.
E' una chiamata alle armi che non ammette defezioni e non concede periodi di tregua.
Proviamo a non pensare che dobbiamo fare  cose per gli altri, impariamo a fare una cosa per noi. Troviamo il tempo, il modo, le strutture, troviamo il coraggio (io per prima) perchè non "succede agli altri" succede a NOI!

12/10/10

12/10/1997

All'inizio eri solo amore: il nostro
poi sei diventato noi
e noi siamo diventati uno.

06/10/10

Corso di filatura


Domenica 17 ottobre dalle h. 10.30

dove?
a Firenze
ci si iscrive su Ravelry  ci sono ancora pochissimi posti
il gruppo è "Filare a mano- Handmade spinning"
L'insegnante arriva direttamente dalla Scozia....
Non è possibile segnarsi da questo post o blog perchè non gestisco io la cosa.
Quindi per maggiori dettagli  andate su Ravelry
e se non siete ancora iscritte provvedete che ne vedrete delle belle!!!
Spero poi alla fine di pungermi, addormentarmi e risvegliarmi così

marito geloso permettendo!

05/10/10

Pocket Coffee

In questo tempo dove ad avere tempo e soldi trovi sempre tutto perché importato da ogni parte del mondo l'attesa del pocket coffee è diventata un rito.
Prima aspettavamo novembre per le arance e giugno per i pomodori.
Le zucchine sapevano di sole e i fagiolini maturavano ad agosto.
L'ananas c'era solo a Natale (l'ananasso come lo chiamavano le nonne)
Di domenica si facevano il sugo, l'arrosto e si tirava la sfoglia.
Erano gesti semplici che avevano comunque il sapore dell'attesa, di qualcosa di buono, di festa, di genuino.
Non si poteva chiedere di avere in tempi diversi, non era possibile. C'era questo tempo giusto per le cose. Che non era un male. Per il Pocket Coffee è così non li trovi con il caldo, arrivano con il freddo alla spicciolata poche confezioni sugli scaffali,che io controllo in maniera maniacale dal giorno del mio compleanno. Così come se ne vanno in maniera inaspettata e repentina con i primi caldi che non è un giorno preciso sul calendario come un Santo o una ricorrenza è un giorno improvviso che non li trovi più nelle scatoline davanti alle casse in confezioni da 5 e neanche sullo scaffale accanto alle caramelle: è venuto l'omino cattivo con il camion  e li ha presi tutti (ma io so dove li porta vero Rossella???) potrebbero avvisare alla Ferrero che ne so uno spot giusto dopo il Tg "Comunichiamo a  tutti i pocket drogati che è finita la stagione!"  così che possiamo fare scorte da nascondere in frigo, dove  in realtà  perdono molto del loro gusto ma quest'anno l'ultimo l'ho mangiato-gustato che era luglio inoltrato.
Poi però in una giornata di pioggia, anzi di diluvio, eccoli lì sullo scaffale giusto una decina di scatole che ti ammiccano sornioni, quasi a dire "ma che vuoi, santa pazienza! hai visto che siamo tornati"  e ti invitano "prendimi prendimi prendimi" e tu li prendi e smuovi la scatolina per sentire il loro rumore. Poi la apri e li conti sono 18.
Ho ben 18 pocket coffee
Ho 18 momenti di felicità
Come dico sempre a me basta poco per essere felice. Giusto un pocket coffe.

Ecco le cose sono tornate a posto.
Una banale normalità fatta di piccole cose, di tempi, di attese, di giornate che scorrono lente.
Di stagioni. Di malanni che sono arrivati anche loro (ma non sono stata così felice di riaverli).
Di amicizie che arrivano, partono, tornano.
Ora so chi avrà bisogno di me per i prossimi mesi. Spero di aiutarla come posso e come ci riesco.
Niente accade per caso. Tutto ha un senso.
Farò questo tragitto, questa parte della mia vita accanto a Lei e rideremo se ne avremo motivo, le indicherò strade nuove e diverse. Le farò conoscere il mio mondo ed io conoscerò il suo.
Ho il mio cuore, una buona scorta di Pocket Coffee. Ho coraggio. So dove devo andare
Sento che devo fare questa strada.
Non so come e perchè ma so che devo esserci e ci sarò.

29/09/10

I piedi che crescono....

Interno casa h. 8,00 Matteo si mette i calzini.
"Devo dividere i tuoi calzini da quelli di Gabriele."
"Perchè?"
"Perchè porti il 43 e lui il 36... ecco perchè!"
Sta crescendo e non lo vuole ammettere.

Nota in casa mia dopo numerosi tentavi di ordine (vedi cassetti, scatole, buste...) per i figlioli ho istituito
"La cesta dei calzini" (che si accompagna al sacchetto dei calzini spaiati) e fino a che avevano la taglia 35/39 tutto andava bene...

24/09/10

Medicine (che fanno bene all'anima)

Ci sono medicine e medicine....
gli antibiotici, si sa, fanno il loro dovere in piena guerra batteriologica, sono lì ,armati, pronti a combattere... proprio come insegnano le dispense di "Esploriamo il corpo umano" e poi quando servono servono!
Dall'epoca del Bactrin forte era una vita che non prendevo antibiotici, non è vero, ne feci una bella scorta nel 2001 quando fui invasa non dai Visitors ma dai Virus: ne avevo di bellissimi: quello dell'ulcera, lo streptococco, quello rosa della scarlattina.... erano tutti coloratissimi, questo perché l'otorino che mi fece fare le analisi evidenziò ogni virus di un diverso colore....,ci impazzii un poco ma  tutto si risolse  (anche se  ora ho male alle mani e alle giunture) in qualche mese di terapie ed analisi, poi come sempre mi succede dopo la granbotta il mio sistema immunitario diventa a prova di bomba e vado serena ed in salute per un po' d'anni.
Stavolta le mie tonsille però non ce l'hanno fatta, vuoi perché ero stanca, vuoi perché ho cambiato medico, ma l'antibiotico mi è toccato sul serio. E' una bella sensazione, dico, essere curati dall'antibiotico, te lo immagini lì nella tua gola che prima colpisce, ammazza e poi spazza via il virus cattivo.... e tu beata ste ne tai lì a dormire, casomai con la copertina sulle ginocchia, mentre l'Augmentin fa il lavoro sporco. Ok, è vero potevo anche prendere il generico, ma scusate per la mia battaglia ho preteso il generale!
Poi, ma questo non si sappia in giro, di solito, con l'antibiotico danno anche i giorni di malattia.... e si capisce il perché!!!
Questo per la parte corporea, che in me è quella che si deve arrangiare di più.
La parte spirituale.
Beh per guarire quella non ci sono antibiotici, ci sono le pasticche, le pillole,  I tiramisù, come li chiamo io, ma fondamentalmente ci sono le carezze, quelle giuste, quelle buone, quelle date col cuore.
Ci sono state quelle, ci sono state eccome! Il giorno del mio compleanno con un Knit alla biblioteca, con le amiche del lavoro, le amiche incontrate e appena conosciute, le amiche ritrovate, le amiche del Knit.
Con la cena improvvisata, "vi invito a cena ma prima devo fare la spesa" come si dice comprata ,cotta e mangiata, perché la giornata è stata più che piena di impegni. 
Le 1000 e 1000 e 1000 e più carezze che mi avete lasciato sul blog, sul telefono, su fb, su Ravelry.
L'Happy Birthday che mi ha suonato Matteo con la chitarra che sembrava Jimi Hendrix a Woodstock.
Il tiramisù, quello vero, che proprio schifoso non era....
 E poi la sorpresa finale, non so come è successa: non sono cose che si programmano, perché non funziona così ma così è andata:
ore 15 knit
ore 18 casa ,Matteo, bicicletta
ore 19 preparare cena
ore 21 dolce
ore 21,15 chiacchiere
ore 22 smaltata alle unghie
Ecco, insomma non è che una la giornata la pianifica così, che ci mette le cose cretine in fondo...però mi sono ritrovata alle 22 sul tavolo di cucina con le mie amiche del Knit, a frugare nei Beauty da borsetta provando matite, creme, rossetti, e tirare fuori gli smalti, quegli smalti, oggetto del desiderio e metterseli, come ragazzine, e ridere, ridere, ridere,  e scoprire che sono ancora giovane, per lo meno dentro.
Iniziare un kal :questo fa bene all'anima.
Perché un Kal non è solo un progetto, è un abbraccio globale, che se i politici invece di fare la guerra si mettessero lì a fare un bel Kal (casomai su pattern di Emma) sai come si vivrebbe meglio sulla terra. Sono amiche da ogni dove che si aggiungono, s'intrufolano e si presentano, "Ciao io sono Mirella, ho un nickname su ravelry che è Granadiriso, (tuttoattaccato please) un po' scemo lo so, ma quel giorno si vede che ero rovescia. faccio il Citron color Citron, perché ho questa lana e poca fantasia!"
Ci sono amiche che lo fanno di nascosto e con i tempi loro, ci sono amiche che mentre scrivo hanno appena finito il 4° perchè vanno come reattori, ci sono amiche che aspettano, ancora, impazienti la lana.
E nel kal si parla di lana (ovvio), di ferri (ma solo quelli belli , quelli di alta gioielleria), di noi, di tutto e di più e se ciascuna di noi risponde tre volte a tutte, perchè siamo petulanti e replichiamo sempre,  in 2 ore ci scriviamo 400 post e  in tre giorni facciamo un enciclopedia....
Ma è un piacere leggere e rispondere 12 pagine indietro e perdersi in tutte quelle parole che sono 1000 risate che ridono in 3 lingue (quelle ufficiali del Kal), sì perchè grazie a Google traduttore siamo anche tutte poliglotte.. e che importa poi se Torino lo traduce London tanto ci capiano lo stesso.
Ecco stasera sono così: fumata dagli antibiotici, o forse ho solo spostato una pietra che avevo sul cuore. Ma di questo vi parlerò domani.
Intanto ecco la foto di due regali inaspettati, arrivati così solo per amore:

grazie  a Luisa: 15 numeri dell'enciclopedia dell'unicinetto anni '70 , 
grazie a Stefania : crema al burro di Karitè e vitamina E che mi farà ancora più bella....
gli altri regali sono nel mio cuore, sono baci, sono carezze, sono sorrisi, sono parole, sono abbracci.

Questo post è stato scritto col cuore ed il sorriso sulle labbra.

22/09/10

45.... Oggi!

45, sono i giri che ho fatto su questo pianeta
45, è la strada che porta a Dallas (quando mai ci andrò??)
45, sono a metà della paura
45 sono gli anni ....perchè nel

1965

sono nati i Pink Floyd  
sono nati i Doors
sono nati gli Scorpions (Still loving you scusate..mi!)
sono nati i Jefferson Airplane
sono nati i The Velvet  Underground
il 1965 è 'anno dove sono successe tutte queste cose
si viveva così
si vedevano questi film 
c'era ancora (ma per poco) Wiston Churchill  (sembra preistoria...)

è iniziato di venerdì
ed un mercoledì di fine settembre sono nata io...
sembra quasi che il 22 settembre sia una data importante....
è il giorno dell'equinozio, dell'equilibrio, dell'autunno...

ora non è che io ho cambiato il mondo, o migliorato qualcosa, anzi forse non ho fatto nulla più che sopravvivere...
però di questi 45 (lunghi) anni cambierei solo qualche istante e ne rivivrei ogni attimo.

Buon Compleanno a Me!
e anche a tutti questi!

45 e non fanno una piega, qualche ruga forse!

21/09/10

Citron KAL

Si parte sabato: 3 etti di luminoso buonumore.
Si parte perchè di stare senza chiacchere proprio non ce la facevamo più. Sì, si parlava un po' in giro di smalti, di figlioli, di scuole, di cose buttate lì in attesa... ma in realtà è che è cominciata la scuola, i figli sono cresciuti  e stanno lasciando nidi sempre più disordinati e mamme più disorientate,
  Sono figli che non si riescono a fermare, nemmeno per l'attimo che serve per allacciarsi le scarpe, non si fanno più pettinare prima di andare a scuola, fannodasoli che la spazzola gliela tireresti lì, fra le scapole, dove fanno l'alzata di spalle. E non importa se dormono nella casa in collina o in quella sopra il parcheggio della Coop, sono gli stessi figli che amiamo più della nostra vita (ma sulla lana ho qualche dubbio), sono piume delle nostre piume, sono pezzì dù core, sono l'aria della mia vita.
Sono il batticuore che ho, ora che è a giro in bici per la strada, a fare cazzate di ragazzo. Sono i piatti di pasta che cucino chè non si riempie mai, sono le cose che scopre ogni giorno, e prego che siano un po' meno di quelle che ho scoperto io... Sono che se ne frega, nella sua insolente adolescenza, di questa mamma, un po' rotta, un po' vecchia, di molto apprensiva, un po' strana, un po' così, che non sopporta e contesta in continuazione.
Perciò come si scrive su fb "Ogni idea viene accolta e più è strana meglio è" come si è messa in giro una voce, ma che voce un sussurro, di un possibile Kal avevamo già tutte la lana in mano ed i ferri sul divano, sì perchè si parte sabato (io di mattina perchè la sera lavoro) a chiaccherare, coccolarci, a farci sgridare perchè faremo tardi e conteremo ferri e maglie facendo esercizio sul Continental come ci ha insegnato Lei che tanto lo so che verrò rimandata a Dicembre!
Allora sabato si parte, con il Citron di Hilary Smih Callis, la traduzione in Italiano è qui
Noi siamo tutte a razzolare nel nostro pollaio di Feisbuck
La colpa è di
 Lei  che coordinerà  i ferri, i dritti ed i rovesci
Lei  che ci metterà stile charme e sicuramente qualche maglia in più
Sua  perchè Lei non manca mai!
poi ci saranno tante tante altre amiche.
Noi partiamo sabato
;-)

Abbracci




Oggi ne avevo veramente bisogno, di essere abbracciata intendo., Avevo bisogno di calore e sostegno dopo tante pedate nei denti. Non è un periodo felice, c'è qualcosa nell'aria è non ha un buon odore. C'è paura (la mia) ci sono cose che non vanno, che sono più delle cose di ogni giorno. C'è la tristezza infinita che sembra abbia preso residenza dentro di me e non se ne vuole andare. Ci sono i puntini di sospensione che vogliono dire tante cose che non si posso dire. C'è questo bisogno di calore, che ho tanto freddo dentro da non riuscire più a scaldarni. E così oggi è arrivato l'abbraccio , ma non quello distratto, la pacca sulle spalle, per intenderci,  tanto per farti contenta, no, oggi è arrivato l'abbraccio, quello vero, quello che dopo dici WOW e poi ancora 1000 volte WOW. L'abbraccio che ha odore di Amore, quello che viene donato e non cercato. L'abbraccio che ha tante mani e un solo cuore. E sarà questo abbraccio, forte, vigoroso che mi porterà ai 45 e mi sosterrà in questa strada che ho paura a fare da sola. Sò che troverò tanto conforto in questo abbraccio, nelle loro parole, nei loro cuori e se avrò bisogno nelle loro cucine con il caffè, per me, sempre pronto.
Si parte, sabato per un nuovo cammino e una nuova avventura. Io andrò piano ci saranno cose che mi fermeranno, poi  a poco a poco usciranno dal mio cuore, scivoleranno sulla lana, verranno scritte, dette e raccontate, ma ancora non è il momento, perchè ancora non c'è la verità, questa verrà.poi  quando ci saranno le risposte. Si parte domani per me, comincia sabato con Voi.  

19/09/10

22 settembre....

Cose importanti:




finisco gli anni (45 per i curiosi)

Knit caffè alla BiblioteCaNova dell'isolotto (quella dopo l'Esselunga) dalle ore 15.

Knit organizzato da Graziella, io porto i libri di maglia per chi vuole imparare.
Invitare amiche a cena. (Faccio il tiramisù voglio vedere chi manca...)
Se poi riesco anche a farmi offrire la colazione ho fatto Bingo!
Ditemi a che ora devo venire a prendere il caffè....
Baci zoppicanti.

16/09/10

In .... Chiodata

I diti non si ingessano (meno male) si incerottano a quello accanto che fa da tutore.....
sto così con le birkenstock che hanno la suola abbastanza rigida da non farmi piegare il piede...
e così con le dita appiccicate finisco cose...
Vi ricordate questo?
manca poco
devo sbrigarmi a finire non ho più spille, marcapunti, segna giri....
Penso che dovrò rompermi un altro dito per cucirlo

mancano 3 pezzi su 10 vado.....

15/09/10

Stò là, Scià llò

faccio cose, finisco lavori in sospeso
ho tanto tempo.....
ma poca fantasia sono sempre le solite foglie.....
modifico schemi provati e riprovati
aggiungo dettagli....
punte puntite su Forest Canopy.....
cerco di non pensare ad altro.
Oggi duro fatica a pensare che è il nostro anniversario
duro fatica.

12/09/10

Tutto normale....

......... anche il fatto che io dal Pronto soccorso sia tornata a casa in autobus:
"Puoi aspettare un ora sono all'Ikea a cambiare la seggiola!"
 certo che sì! Non fosse che per un piccolo insignificante dettaglio: io odio gli ospedali: mi mettono l'ansia.

Così sono tornata a casa zoppicante con la tramvia.

Ho un dito del piede rotto e dieci giorni di prognosi: a letto distesa a fare la maglia.
Stavolta non mi alzo nemmeno per fare la pipì , non abbia a rompermi l'altro piede!!

10/09/10

Grazie, Di cuore

Così semplicemente a tutte, grazie! è stato un pensiero nato così, mentre tornavo a casa e pensavo che sono serena non perché non ho beghe o grattacapi, ma perché ho tutte voi con cui condividerle. Ho il mio blog che scrive e parla, le mie parole ed i miei pensieri, ho le amiche di ravelry che sono le stesse su fb, ho il sorriso con cui mi apro alle persone. Perché non costa nulla.
Ho la mia casa-casino-confusione per progetti impensabili e ridanciani (chi segue su Ravelry sa...).
Ho la tavola pronta per chi vuole venire a mangiare e non ha bisogno dell'invito. Ho gente sconosciuta che suona alla porta.
Ieri sera al lavoro mi hanno chiesto cosa farò per il mio compleanno? beh un Knit alla Bibliocanova, proprio qui all'Isolotto, mi piace, un'amica a cena, e se poi sono due o quattro non fa differenza, mi piace. Quanto ai regali beh oggi me ne hanno fatto uno speciale: un trucco Chanel e scusate se è poco...
Così mentre tornavo a casa mi sono chiesta chi devo ringraziare se non voi che mi fate ridere e sorridere perché vi vedo, anche se non vi conosco, provare le mie ricette, fare gli stessi maglioni....vi vedo indaffarate nelle vostre cucine, appassionate dalla lavastoviglie e innamorate della lavatrice. Vi vedo col cuore  e vi ringrazio con un bacio...

Luigi@ prendi, copia incolla, linka, se ritieni il caso: ne sarei onorata.

09/09/10

Siamo noi


Siamo noi, siamo tutte qui, che ci leggiamo la sera dopo il lavoro, o  la mattina mentre i figli dormono, mentre passiamo l'aspirapolvere o giriamo il sugo.
Siamo qui, intrappolate nella rete che ci da più forza e sostegno di quanto non vogliamo ammettere, siamo qui blog dipendenti assetate di notizie (soprattutto buone notizie) per conoscerci di più e anche meglio.
Siamo qui, che scriviamo ricette e produciamo maglioni, ma questa estate soprattutto scialli,  e diventiamo grandi, ogni anno, vediamo crescere i nostri figli e raccontiamo di noi. 
Siamo tante, unite da un filo di lana, da una magia che si scrive con tante parole, e ci mettiamo lo smalto, all'unisono, come bimbe di scuola.Ora abbiamo tutte lo stesso colore sulle unghie e lo stesso Kit di ferri fra le mani: siamo uguali. Diverse perché siamo in mille posti e parliamo altre lingue, ma siamo uguali nel cuore e nell'anima.
Siamo sostegno, siamo fan, siamo tester, siamo knitter ( che non è una brutta parola) 
Siamo tante che facciamo la maglia la sera sul divano. Un occhio alla TV ed uno al modello. 
Mettiamo gettati e parole. Produciamo modelli, figli, ricette, in ordine sparso e casuale. Siamo noi che ridiamo di noi e sappiamo il perché. Che guardiamo Sanremo alla TV come non abbiamo mai fatto. Che ci prendiamo in giro e ci vogliamo bene. 
Siamo noi, siamo tante ed io voglio bene a tutte, in questa sera che proprio tarda non è. Che per essere contenta mi è bastato finire di lavorare alle 21,15 invece delle 22,30.  ed ho avuto un'ora per leggere di voi: Che ho un'amica che ha provato la mia ricetta dei funghi. Che un'altra ha appena finito di testare un modello creato dal Genio. Che Lei (sempre la solita) si è appena messa lo smalto....
Che siamo noi, colorate, arrabbiate, indaffarate, leggere, geniali, testarde, malate di LqA, inequivocabilmente Knitter. Siamo noi. 
A tutte voi grazie, ogni giorno, ogni anno di più.

Mirella  



07/09/10

Per un giorno solo

Vorrei non pensare che sono indispensabile a risolvere tutte le questioni.
Vorrei avere qualcuno che dica "ci ho pensato io!" o anche un "già fatto!" andrebbe bene, senza essere sollecitato. Vorrei sapere che troverò ed avrò ciò che desidero senza dover chiedere o supplicare.
Vorrei che le cose fossero sistemate, i panni lavati, stesi e stirati. I figli a fare i compiti felici e già che ci sono anche una pentola di sugo che bolle su fuoco, però che non schizzi.
Vorrei essere ascoltata, consolata, confortata  (e anche due coccole,  già che ci siamo!) o solo, forse, semplicemente, banalmente capita.
Vorrei il genio della lampada magica per esprimere 3 desideri. Che sono cose banali, quotidiane, una porta che non chiude, una maniglia rotta, un rubinetto che perde. 
Vorrei un armadio mio che quando sposto i cappotti mi porti direttamente a Narnia.
Vorrei un giardino dove coltivare erbe aromatiche. 
Vorrei questo. Non sentirmi così sola.

Ritorno a casa

Ritorno a casa
Ribollita - Paella 1 a 0