LAVORI FATTI A MANO

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28/10/10

Il primo brufolo




E' arrivato, pensavo ad una tragedia, ora che l'adolescente inquieto bada più alla forma che alla sostanza, invece si è presentato ieri sera a cena, ospite inatteso,in  bella mostra sulla faccia, non più di bimbo, di Matteo. 
Ora lo so che dopo il primo brufolo arriverà anche la barba... e del bambino che era non rimarrà traccia.
Io lo guardo crescere con il cuore orgoglioso di  mamma, con la sofferenza acuta che solo un figlio in piena adolescenza riesce a regalare, con i pensieri che non sono più rosei ma preoccupati. Lo guardo andare via e spero, in cuor mio, di avergli dato delle basi solide su cui poggiare ed  un porto sicuro in cui ritornare ,sempre, ed ancora  la forza, il coraggio, la determinazione, l'audacia, l'umiltà per affrontare il mondo in cui io, da qua, lo vedo andare ogni giorno più lontano....

27/10/10

Tutte convocate

Si parte, un nuovo modo di fare la maglia, di entrare nella maglia, di lavorare la maglia, di imparare a fare la maglia....
No, il metodo è sempre lo stesso: diritto e rovescio, e nella nuova collezione ci sono anche  un sacco di trecce, è il contesto che è diverso.
Si parte dal Kit,  con modelli unici ed esclusivi,  per chi è proprio all'inizio e parte da zero : ferri, lana  e tutta una serie di accessori che non ti serve avere in casa nient'altro che le forbici.
Ci sono i Kit Baby per chi vuole fare qualcosa di prezioso e sbarazzino per il proprio cucciolo.
Ci sono i filati,  pregiati e morbidosi adatti anche ai bambini
E c'è il metodo BettaKnit dove Tu sei la protagonista.
E' c'è la maestra.
Una brava e irriverente paziente maestra.  (indovinate chi è???)
A Prato al Bigonge Bar il 3 ed il 9 Novembre
A Pistoia al Cafè Du Globe il 17 ed il 24 Novembre
A Pisa al KeithCafè il 17 ed il 24 Novembre ed il 1 ed il 15 Dicembre

Queste sono le date ma guardate  qua che ce ne saranno sempre nuove e sempre più vicine a voi.
E per parlare con noi c'è anche il blog
Insomma non ci sono più scuse: siete tutte convocate!!!

24/10/10

Sorprese...


No, stavolta non ne ho ricevute io, beh mica sempre è Natale! ma ne ho fatta una, che non è una sorpresa ma c'è chi ne è rimasto piacevolmente sorpreso:
Con calma che è domenica mattina ed i pensieri sono ancora confusi:
Ricordate che al mare a giugno mi era stato commissionato uno scialle da una nonnina novantenne, la "Nonna Eugenia" ed il mio patire era riuscire a finire prima che ...... 
A settembre comincio a telefonare e non trovo nessuno, beh sarà a finire la stagione al mare.... poi mi faccio male, e fra un tricchete ed un tracchete passa un mese, ricomincio a telefonare e non risponde nessuno, chiamo la figlia (le nonne si sa ti danno sempre un casino di informazioni) e non risponde nessuno. Ormai mi stavo quasi facendo l'idea che.... poi ieri prima di andare a comprare le scarpe all'adolescente  mi dico: riprovo!

Mi risponde la figlia.. l'idea del surreale è questa telefonata
"Buonasera cercavo la Signora Eugenia"
"Non c'è chi la desidera?" Difficile è ora spiegare chi sono  e soprattutto cosa voglio dire e dovce voglio arrivare...
"Sa, io ho conosciuto sua madre quest'estate al mare, io lavoro a maglia... ( ed ora comincio a sudare freddo...) la Signora mi ha chiesto di farle uno scialle ed io l'ho fatto  e vorrei portaglielo"
..... silenzio.....
"Resta inteso che è un regalo ed io non voglio nulla"
......silenzio.....
"Non faccio cose su commissione è proprio un regalo!"
... a questo punto penso mi ha riattaccato in faccia mi ha preso per matta è uno scherzo telefonico come quelli che facevano alla radio negli anni '80...
invece ne esce con un "Sì mi dica"
E così gli racconto di questa signora al mare che mi ha detto una cosa e mi ha abbracciata strinta. Che mi ha chiesto una cosa e l'ho fatta. E così parlo con una sconosciuta di una signora vista due volte e che ha letto nel mio cuore una pena.
Gli racconto tutto questo e non mi prende per matta anzi mi dice "questa che mi racconta è mia madre, mi lasci il suo numero"
E così ieri sera mi chiama la Nona Eugenia che si ricordava benissimo di aver chiesto uno scialle ad una sconosciuta al mare ma non pensava che la sconosciuta lo facesse.
E mi ha detto "Che sia Benedetta (e questa non si butta certo via!) perché tante volte si dice sì ma non si fa ed invece Lei lo ha fatto" ... "Mi ha sorpreso che abbia mantenuto fede alla sua promessa ed è veramente una bella sorpresa. Lei è una bella persona perché mantiene la parola, la sua famiglia è fortunata perché Lei ha un grande cuore"....
E tutto questo senza nemmeno vedere lo scialle!
Beh che dire mi piace un sacco fare belle sorprese e stupire la gente!
E questo scialle che è stato con me al mare, in montagna e nel mio cuore scalderà il suo. 
E... sapete che vi dico io credo che da lassù qualcuno, forse, sorriderà.

23/10/10

La Notte che non passa

E' una lunga notte stanotte.
Di quelle che non dormi maaaaiiii!
(scusate ma ho ancora il concerto di Vasco nelle orecchie)
E' una notte di quelle che vedono l'alba, ma non ancora, c'è il buio la fuori. un buio lento, stanco che sta lasciando il posto al sole.
Ci sono pensieri, pensieri belli, di un amica che viene e ancora non sa le novità. C'è una nuova cura (speriamo sia quella definitiva), c'è la prevenzione che ho fatto perché mi voglio bene. C'è un percorso che finisce, ci sono le risate delle compagne di scuola, le compagne di banco, che ci siamo ritrovate dopo 26 anni (sì, sempre grazie al solito fb) belle come allora. C'è la lana da filare in salotto, un sacco enorme che non mi basterà questa vita.
 C'è un sacchetto sul tavolo: uno schema, una lana che non è lana, ed un colore che non è colore ma è una meraviglia. E' un lavoro speciale da provare, da fare,  da scrivere, da commentare.
E' un lavoro facile, un passatempo da fare di notte.
In una notte come questa che ci sono pensieri che non vanno via e sogni che continuano anche con gli occhi spalancati. Ci sono sogni nel cuore.
C'è che sono già le 5 e si può già fare il primo caffè.
Metto su la macchinetta. La moka, strana abitudine questa che il primo caffè della giornata deve essere fatto nella moka in quella da 3 che viene buono.
Strane abitudini le mie, vizi segreti e manie. Strane cose che non si possono raccontare in giro.

Ho fatto uno sbadiglio quasi quasi torno a dormire.
Buona notte, buon giorno!

19/10/10

Del 32 e 1/2



Io i miei figli li guardo distrattamente, mi crescono che manco me ne accorgo, ma vi giuro non ce la faccio a stare dietro a tutti e 3, (e senza sforzi di fantasia capite chi è il 3°....) devo ricordare gli impegni di tutti, sollecitarli perché altrimenti tutto l'incastro salta e preparare da mangiare per reggimenti.

Chi mi segue su fb sa che ieri mattina Lele mentre andavamo a scuola mi ha chiesto "Mamma ma tu mentre io sono a scuola che fai?" (e già si immaginava giornate spese su Ravelry o a chattare su fb, caffè e pasticcini con amiche, once di lana da filare...)
"Beh mentre tu sei a scuola io faccio la spesa, riordino, cucino, sistemo, lavo, stendo, stiro, pulisco, cerco le vostre cose per rendervi la vita semplice e felice, prendo appuntamenti con i dottori, telefono al dentista, fisso con le mamme, vado a comprarvi libri e quaderni e poi vado anche a lavorare.... Ti basta?"
Lele "Mi bastava anche una risposta più corta!"
Gli impegni di stamani sono stati andare alla Asl ad attivare quel cavolo di chip che non mi servirà mai perché la mia dottoressa ancora scrive le ricette a mano, portare la macchina a cambiare la batteria che ieri sera, e anche stamani, si è messa in moto con i cavi; fare la spesa ed entro le 12 tornare a casa che devo preparare il pranzo all'adolescente inquieto ed affamato in pieno periodo di crescita che alle 14,30 deve essere in piscina.
Il menù di oggi: Risotto con le zucchine perché può mangiare solo un piatto di pasta leggero che sennò alla prima pallonata (fa pallanuoto) o alla 100a flessione esce tutto di fuori.
Così in tempo di record, torno a casa, sistemo la spesa, metto su il risotto, accendo il pc,  (direttamente col mestolo!), e inizio a cucinare... poi, con calma, arriva Matteo. 
Come si dice "si mangia il risotto con le corna" da quanto è scotto!|
Arriva a casa con il compito d'inglese. Ora sull'inglese in casa mia è un casino lo studio da 30 anni e ancora chiudo il gatto fuori dalla finestra, accanto alla tavola, behind la porta. Insomma sono  un caso disperato e per questo ultimamente in casa mia circolano un sacco di stranieri per fare la conversation e devo dire, onestamente, che domenica con le pecore scozzesi me la cavavo egregiamente, ma di questo parlerò domani!
Divago....
Dunque Matteo torna a casa, bello comodo, con il compito d'inglese, e mentre io sto cercando di salvare un risotto cotto da 40 minuti... 
"Mamma guarda!"
"3 e 1/2, complimenti!"
"No! non è 3 e 1/2 è 32 e 1/2"
Ora scusate ma 32 e 1/2 che razza di voto è!!!
è la media su 40 che corrisponde ad un 8 pieno
è un Bravo +++
un ottimo-----
è il numero dei piedi di mia nipote che ha 5 anni??
No scusate io da questo me ne tiro fuori mettete una bella "B" che sta per 
Brutto, Bello, Buono, Bravo. 
Insomma una bella "B" che mi faccia dal 5 all'8 a seconda dell'umore e del momento e soprattutto non mi confonda le idee....

18/10/10

Oggi con il "Nastro Rosa"

Di quello che è stato ieri parlerò domani.
Oggi siamo qua, tutte, noi blogghiste, Laniste quasi Anonime, gente di Ravelry, Amiche, compagne e solo, semplicemente, unicamente, Donne.

maggiori dettagli qui e qui
In memoria, di mamme, nonne, amiche, zie, sorelle....
Per tutte le nostre storie, per le nostre vite, per le vite degli altri.
Perchè dopo che abbiamo messo la borsa dove ci piace ricordiamoci anche di controllare il nostro seno. Con amore.
E' una chiamata alle armi che non ammette defezioni e non concede periodi di tregua.
Proviamo a non pensare che dobbiamo fare  cose per gli altri, impariamo a fare una cosa per noi. Troviamo il tempo, il modo, le strutture, troviamo il coraggio (io per prima) perchè non "succede agli altri" succede a NOI!

12/10/10

12/10/1997

All'inizio eri solo amore: il nostro
poi sei diventato noi
e noi siamo diventati uno.

06/10/10

Corso di filatura


Domenica 17 ottobre dalle h. 10.30

dove?
a Firenze
ci si iscrive su Ravelry  ci sono ancora pochissimi posti
il gruppo è "Filare a mano- Handmade spinning"
L'insegnante arriva direttamente dalla Scozia....
Non è possibile segnarsi da questo post o blog perchè non gestisco io la cosa.
Quindi per maggiori dettagli  andate su Ravelry
e se non siete ancora iscritte provvedete che ne vedrete delle belle!!!
Spero poi alla fine di pungermi, addormentarmi e risvegliarmi così

marito geloso permettendo!

05/10/10

Pocket Coffee

In questo tempo dove ad avere tempo e soldi trovi sempre tutto perché importato da ogni parte del mondo l'attesa del pocket coffee è diventata un rito.
Prima aspettavamo novembre per le arance e giugno per i pomodori.
Le zucchine sapevano di sole e i fagiolini maturavano ad agosto.
L'ananas c'era solo a Natale (l'ananasso come lo chiamavano le nonne)
Di domenica si facevano il sugo, l'arrosto e si tirava la sfoglia.
Erano gesti semplici che avevano comunque il sapore dell'attesa, di qualcosa di buono, di festa, di genuino.
Non si poteva chiedere di avere in tempi diversi, non era possibile. C'era questo tempo giusto per le cose. Che non era un male. Per il Pocket Coffee è così non li trovi con il caldo, arrivano con il freddo alla spicciolata poche confezioni sugli scaffali,che io controllo in maniera maniacale dal giorno del mio compleanno. Così come se ne vanno in maniera inaspettata e repentina con i primi caldi che non è un giorno preciso sul calendario come un Santo o una ricorrenza è un giorno improvviso che non li trovi più nelle scatoline davanti alle casse in confezioni da 5 e neanche sullo scaffale accanto alle caramelle: è venuto l'omino cattivo con il camion  e li ha presi tutti (ma io so dove li porta vero Rossella???) potrebbero avvisare alla Ferrero che ne so uno spot giusto dopo il Tg "Comunichiamo a  tutti i pocket drogati che è finita la stagione!"  così che possiamo fare scorte da nascondere in frigo, dove  in realtà  perdono molto del loro gusto ma quest'anno l'ultimo l'ho mangiato-gustato che era luglio inoltrato.
Poi però in una giornata di pioggia, anzi di diluvio, eccoli lì sullo scaffale giusto una decina di scatole che ti ammiccano sornioni, quasi a dire "ma che vuoi, santa pazienza! hai visto che siamo tornati"  e ti invitano "prendimi prendimi prendimi" e tu li prendi e smuovi la scatolina per sentire il loro rumore. Poi la apri e li conti sono 18.
Ho ben 18 pocket coffee
Ho 18 momenti di felicità
Come dico sempre a me basta poco per essere felice. Giusto un pocket coffe.

Ecco le cose sono tornate a posto.
Una banale normalità fatta di piccole cose, di tempi, di attese, di giornate che scorrono lente.
Di stagioni. Di malanni che sono arrivati anche loro (ma non sono stata così felice di riaverli).
Di amicizie che arrivano, partono, tornano.
Ora so chi avrà bisogno di me per i prossimi mesi. Spero di aiutarla come posso e come ci riesco.
Niente accade per caso. Tutto ha un senso.
Farò questo tragitto, questa parte della mia vita accanto a Lei e rideremo se ne avremo motivo, le indicherò strade nuove e diverse. Le farò conoscere il mio mondo ed io conoscerò il suo.
Ho il mio cuore, una buona scorta di Pocket Coffee. Ho coraggio. So dove devo andare
Sento che devo fare questa strada.
Non so come e perchè ma so che devo esserci e ci sarò.

Ritorno a casa

Ritorno a casa
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