LAVORI FATTI A MANO

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30/03/12

Uno pensa



Che  fare le cose sia come schioccare le dita, che quella cosa lì cosa vuoi che sia...
uno pensa: una firma, un foglio ed è tutto fatto
uno pensa che non è difficile
uno pensa......
poi trova la burocrazia
e smette di pensare.
Si affida, nave alle deriva,
ai venti forti ed alla bonaccia
non ci sono più giorni, date certe e luoghi sicuri
ma "settimane".
Le cose vengono dette,
chieste e scritte
e non si sa mai di cosa stiamo parlando
si fanno tutti i fogli meno uno
che forse serviva o non è necessario
dipende da chi parla al telefono
uno pensa...
e cerca di non prendersela troppo
e aspetta
ci vorranno 3 settimane
sì, ma a partire da quando???

E tu come stai?


E' successo così, ieri sera, mentre tornavo a casa dal lavoro la radio diversa dalla solita che ascolto e appena girata la chiave questa canzone mi  è esplosa nel cuore.
E' una canzone degli anni '80 chè o ti piaceva Baglioni o eri una sorcina: ed io sorcina ero.
Però erano le canzoni che ti cantavi addosso quando ti lasciava il ragazzino e finiva la storia d'amore triste e disperata, una di  quelle tragedie che si vivono a 15anni...
comunque mentre giravo per l'osmannoro mi sono chiesta quante volte, ultimamente, ho chiesto "TU come stai?" intendendo veramente Tu come stai e non "te lo chiedo perchè sono educata ma non me ne frega niente ed anzi ora tiracconto tutti i drammi mie, e il "Tu come stai" è solo il la per il mio personale sfogo..... "
non ci interessa più come sta la gente. ci interessa solo raccontare le sventure nostre.
Ma quanto si rende felice una persona chiedendole "Tu come stai?" interessandoci a lei, ascoltarla e regalarle, caso mai, un sorriso?
Per questo oggi mi chiedo "Tu come stai?" e mi interessa proprio saperlo

23/03/12

Con Il Cuore a Pistoia

Un coniglietto appena appoggiato sulla cullina, per non disturbare. Domani andrà a casa con lui e la sua mamma. Gli porterà fortuna ne sono sicura al 100%.
E' stata un emozione grandissima e tutto il web ormai sa che quando sono emozionata sudo: tanto.
Un commento su fb: venerdì  si consegna a  Pistoia, ok passo a salutarti, una telefonata mercoledì sera mentre ero a fare la spesa: "sono malata, spedisco il pacco, ci puoi andare tu??"
(No, Laura, io non sono pronta, non sono il tipo di andare a giro per gli ospedali, dalla mia amica mi sono informata solo per dove parcheggiare alla Stazione di Prato, non sono pronta.)
 E invece ho risposto "si certo, non ti preoccupare, faccio tutto io e spero di farlo bene, dammi due dritte"
è stata una risposta che è nata dal cuore.
Ci sentiamo con Cinzia fissiamo, quanto ci vorrà per andare a Pistoia? un ora, una e mezza? per poi scoprire che si arriva in venti minuti...
sono arrivata pure a chiedermi se Pistoia era prima o dopo Montecatini...
Comunque con un anticipo imbarazzante arrivo a Pistoia, tanto che la Cinzia era ancora a farsi bella, gli telefono e gli dico "Io aspetto 20 minuti,  ma vieni tu" , che ci ho l'ansia da spostamento, la sindrome del viaggiatore, lo stress del telepass che stamani ha fatto i capricci ed io a prendere il biglietto, se non scendo, non ci arrivo.
Insomma con tutta calma e dopo un caffè arriviamo all'Ospedale, io vestita proprio da ambasciatrice di Cuore di Maglia con tanto di ballerine d'ordinanza, che a Roma, con gli scarponi gialli, mi hanno guardata male..




L'Ospedale di Pistoia è antichissimo

 questo è l'ospedale e quella appoggiata alla colonna è Cinzia :-)))))))
E' stato bello vedere come il Primario guardava i sacchi nanna e, parlando con un medico, dire qua ci passerebbe lo ste.... (??) , le fasce le possiamo usare per i sondini per tenerli fermi. e si assicurava della qualità del cotone dei minibodybù e della lana dei sacchi nanna.
Mentre le infermiere pensavano già a quando sarebbe nata una femminuccia per potergli mettere le scarpine e la passata in tinta...
La mamma di Niccolò guardava e diceva "mi piacerebbe imparare di nuovo"...
e le infermiere ancora: " si chiedono i cappellini fatti a mano: ci servono tanto..."
è stato bello, anzi di più. che quando esci ti viene da dire "Grazie, grazie di averci permesso di essere qui".
Grazie a Cinzia di nuovo.
Grazie ai dottori e alle infermiere
Grazie, a chi di dovere, che oggi di bambini troppo piccoli non ce ne era neanche uno.
Cuore di Maglia c'è .
Io con il Cuore
emozionata, sudata e con una nuova amica.

Per disemozionarci abbiamo fatto un giro per Pistoia: questi tre buchi sopra sono  la più antica "buca delle lettere" d'Europa
e questa è la cucina che ha lasciato Matteo
come direbbe Laura
"Son cose!!!!!"

22/03/12

Fatto e disfatto

questo punto: ci ho messo 3 giorni
ma l'ho fatto anch'io

ed oggi, che è un giorno strano, che sono 6 mesi in più, che è il mezzo anno che ammazza il vecchio e non sono più 46 ma scivolo (felice) verso i 47 (morto che parla)
oggi è la festa del mio mezzo anno: primo giorno di primavera e primo di autunno
adoro le mezze stagioni
è tempo di asparagi, di raperonzoli, di anemoni colorati e narcisi poeti
è tempo di uscire
è tempo di sole
è tempo di risolvere
C'è un problema grosso come una casa, che dobbiamo vendere
e una burocrazia che ammazza, come i sei mesi e un giorno, che sembra una condanna da scontare.
Ci sono i problemi di ogni giorno, oggi confusi, nella festa del mio mezzo compleanno, 23 candeline bastano.
mezza fetta di torta che di più fa male, mezzo bicchiere che a guardarlo bene è mezzo pieno e ha un sacco di bollicine
Mezza stordita da un continuo andare e ri-andare (il tram per quel paese passa, da casa mia, ogni dieci minuti), inscemita da un'altra adolescenza che è più difficile della prima.
Dolore che non si riesce a trovare, tanto è nascosto, che va tutto bene e invece bene non va.
Ho fatto, ho disfatto, potessi rifarei di nuovo tutto, (posso sbrogliare matasse altrimenti difficili), rimettere su i punti, cambiare modello se non basta la vita.
Vorrei disfare i giorni e  fare un nodo più solido di quello che si è sciolto.
A saperlo ne avrei fatti due....

Modello rock di Jared Flood lo trovate qui



21/03/12

E' primavera



da notare le ciliegine all'uncinetto...
ed allora perchè non un bel knit all'aperto sull'ora di pranzo in un posto speciale: le cascine!!
che prima stavo sulle scalinate a knittare e prendere il sole ora ci hanno messo le sbarre, e prima ancora.. ma erano gli anni '80 e non si raccontano a giro....
io mi porto un panino, anche due, spolvero la bici (letterlamente), gonfio le gomme e pedalo....
ovviamente se non fa freddo, perchè è vero che è primavera ma non scopriamoci troppo che ci ho un mal di gola
.....
Buon 21 marzo
sono ancora incaponita sul quel punto ma la matassa non è più ingarbugliata... me ne serve un'altra!!!!

Edit delle 15
edit delle 14,00 Gita alle cascine fatta e tornata disfatta
ecco le prove:
 la polverosa bicicletta
 Il punto misterioso che non è altro che lo star bright estone  di una semplicità (una volta capito) disarmante
notare il sellino paraculo di sottofondo (se lo lascio sulla bici me lo fregano sempre)
 foglie metalliche
 non ti scordar di me
 la margherita per fare m'ama non m'ama
 ovviamente non m'ama enon ne avevo dubbi!!
 un quadrifoglio (un po' di fortuna non fa mai male)
 la fatina nel legno ....
viole

20/03/12

Matassa ingarbugliata

Ho scambiato una matassa ingarbugliata per un gomitolo, una volta sgarbugliare le matasse era il mio passatempo preferito, è come fare i puzzle solo che si sciolgono nodi, poi ho smesso, ma solo perchè avevo finito le matasse (ed ho imparato a usare l'arcolaio) ma stamani una nuova sfida mi ha chiamato .. la Cliente di Andrea aveva fatto un Gran Casino e dato la colpa al filato, ma lasciare le matasse a chi le sa usare  e comprare i gomitoli no??
ora sono qui  a giocare da sola e trovare una via di uscita
un gomitolo l'ho già fatto: è un gioco facile, non c'è divertimento
e pure senza arcolaio
va beh vado a togliere il bucato
questo:
cappellini e scarpine per Cuore di Maglia fatte al BiblioKnitCaffè in lontananza si vede anche il sacco nanna
Ok aspettando una vera matassa ingarbugliata sto imparando nuovi punti e nuove forme
ho la primavera nel cuore


14/03/12

Voglia di sole


 si capisce benissimo come sono stati fatti....
Sono stata (bene) a Roma ecco le prove: quello dietro è il Colosseo.

07/03/12

Fuori di testa

E' un periodo strano: ci sono decisioni da prendere e situazioni da affrontare, periodi da chiudere, punti da mettere, ci sono cose da cambiare.
Ci sono cose dette che fanno male come coltelli
ferite che non sanguinano
panni che non asciugano
C'è un freddo che non passa
E' un periodo strano: non cammino abbastanza da allontanarmene, sono sempre ferma, giro intorno come l'asino, macino un po' di farina, ma resto sempre ferma.
Ho fatto un solco, una buca, che ho scavato io stessa.
La buca mi protegge e mi soffoca
Ho bisogno di sole
di distanza, di spazio...
ma ora non posso,
semplicemente non posso.
Non posso ignorare  i segnali che mi arrivano
come questo::

 Fare la calza con le penne, già questo è da malattia grave e poi quel MAD urlato in maiuscole, visto per caso e tradotto con l'aiuto del vocabolario.
E' un buon segno:  io, la Aggy e sua figlia, che insieme siamo MAD, mad da legare
Non sono diventata matta: è che io la mia pazzia l'ho persa.
La parte migliore di me
Rivoglio la mia pazzia, rivoglio l'essere matta, rivoglio il sole.
E' tutto dentro di me, devo solo fare ordine e ritrovare il tutto
e buttare via
buttare via
via
viaggiare
ROMA
sabato
un attimo di pazzia, un momento per me.

01/03/12

Ciao,



Ora lo sei.

I sogni di Gabriele

Mamma cos'è sognare ad occhi aperti?
I sogni ad occhi aperti sono quelli belli che ti racconti la mattina. Sono quelli che non dimentichi appena sveglio, sono quelli che camminano con te e non ti rimangono incastrati fra i denti.
I sogni ad occhi aperti sono quelli che ti racconti camminando per strada, quelli che... ti sembra di essere e lo sei, sono il tempo che non è passato, le persone che non sono andate via.
I sogni ad occhi aperti sono le parole che non hai sentito
sono le bugie che ti inventi
sono la carezza che nessuno ti ha dato.
Sono la parte bella della vita
l'immaginazione
la fantasia
ma non sono la vita.
Non scordarlo mai.
Si sogna ad occhi aperti ma si vive con i  pugni chiusi.
Vai a combattere la tua vita
a trovare il tuo posto,
il tuo spazio,
il tuo tempo,
fino a che lo vorrai io ti accompagno
e resterò ad ascoltare i tuoi sogni.


mano nella mano

Ritorno a casa

Ritorno a casa
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